Biblioteca dei Caracciolo.
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In questa sezione si vuol trattare a parte le vestigia materiali in un qualunque modo legate alla vicenda millenaria dei Caracciolo. Percorrendo con Google tutte le immagini collegate al nome Caracciolo verranno qui riunite le più disparate testimonianze, cercando di dare loro un ordine sistematico e correndandole del commento di cui siamo capaci. Nelle nostre escursioni, attrezzati con la nostra macchina fotografica, faremo riprese dirette di quelli che in qualche maniera possiamo considerare nostri antenati ovvero membri anche lontanissima di una comune gens, legata non solo da stretti vincoli di sangue ma anche da rapporti di solidarietà e di comunanza di vita. L’ordine di successione dei paragrafi non potrà che essere casuale, a seconda di quel che troveremo con i motori di ricerca. In questo post la trattazione di ogni singole voce sarà la più contenuta possibile, ma se la documentazione che troveremo sarà abbondante, si disporranno poi appositi articoli monografici dove non vi saranno limiti di spazio. Non trascuremo nulla di ciò che troveremo e ci porremo solo in un secondo momento il problema della classificazione dei reperti iconografici.
Sommario: 1. L’opera pittorica di Battistello. – 2. Castel Caracciolo a Sanmichele di Bari. – 3. La triste storia del Castello Caracciolo a Bucchianico. – 4. Il palazzo Caracciolo a Teano. – 5. Ritrattistica. – 6. Statuaria. – 7. Il Sepolcro di Sergianni Caracciolo. – 8. Galleria di ritratti. – 9. Stemmi ed iconografia araldica. –
1. L’opera pittorica di Battistello. – Giovanni Battista (vedi scheda biografica) Caracciolo, detto Battistello, nacque a Napoli nel 1570 e morì nel 1635. Fu un seguace dell’opera pittorica del Caravaggio, che capitò a Napoli nel 1606, per sfuggire alle conseguenze di un omicidio compiuto a Roma. Troviamo in rete le seguenti opere:
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2. Castel Caracciolo a Sammichele di Bari. – Il castello già Centurione e oggi Caracciolo si trova in provincia di Bari, nel comune di Sammichele ed è oggi di proprietà del Comune.
«Già conosciuto agli inizi del Cinquecento, tra il XVI ed il XVIII secolo fu al centro di numerose vicende che ne determinarono il cambio di signorie: nel ’500 fu in mano al banchiere genovese Heronimo Centurione, nel 1606 all’ebreo portoghese Michele Vaaz, il quale chiamò il paese “San Michele”; nel 1675 al barone Antonio De Ponte. I duchi Caracciolo ne presero possesso nel 1797 per poi affidarne i lavori di restauro nella seconda metà dell’Ottocento all’architetto Amenduni il quale ricostruì il prospetto est ricoprendolo di bugne, ampliando le aperture al piano terra e trasformando in bifore neogotiche le tre finestre al primo piano. La famiglia restò in possesso del castello sino a pochi anni or sono, per poi cederlo al comune. Dal 1974 il castello è sede del Museo etnologico della Civiltà Contadina “Dino Bianco”» (Fonte).
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3. La triste storia del castello Caracciolo a Bucchianico. – Sembra che fino al 1920 era ancora in buone condizioni il castello Caracciolo di Bucchianico. Poi è stato demolito nel 1973, sostituendolo con un ecomostro. Sulla vicenda esiste una pubblicazione. Un dibattito cittadino è ancora in corso.
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4. Il palazzo Caracciolo a Teano. – Teano subì nel 1943 pesanti bombardamenti che distrussero gli edifici storici.
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5. Ritrattistica. – Raccogliamo qui i primi ritratti di personaggi con nome Caracciolo che troviamo in rete. Immaginiano che possano essere molti, troppi per essere contenuti in questo singolo paragrafo. Ma se così sarà, ci allargheremo in un post monografico dove non vi saranno limiti di spazio.
Jacques-Emile Blache: Ritratto di Donna Olga Caracciolo dei Duchi di Castelluccio, eseguito nel 1889. Donna Olga nacque a Londra nel 1871. All’epoca del dipinto aveva 18 anni. Diverrà baronessa di Meyer e sarà ritratta da numerosi pittori.
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6. Statuaria. – Sono qui raccolte le statue con le quali sono stati rappresentati nel tempo i Caracciolo che sono ritenuti degni di tanto onore. Mentre il ritratto può essere il sostituto della fotografia in tempi in cui non esisteva questo mezzo tecnico e possono non essere celebrativi gli scopi di un dipinto, che può essere commissionato dall’interessato, per la statua il discorso è affatto diverso.
1.
In San Pietro a Roma
Statua di San Francesco Caracciolo, nato a Villa Santa Maria il 13 ottobre 1563, morto ad Agnone il 4 giugno 1608,
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7. Il Sepolcro di Sergianni Caracciolo. – Non so se ve siano altri Sepolcri simili a quello di Sergianni Caracciolo, rimasto incompiuto, opera di Andrea Ciccione (Firenze, 1388 - Napoli, 1455). Saranno tuttavia raccolti in questo paragrafo le opere assimilabili, note e meno note. Ad esempio, in Roma, nella basilica di San Giovanni Laterano ricordo la tomba di un cardinale Caracciolo credo mai fotografata.
Sepolcro di Sergianni Caracciolo (1372-1432), terzo figlio di Francesco Caracciolo, ciambellano del re di Sicilia e di Covella Sardo. Noto per essere stato primo ministro della regina Giovanna.
8. Galleria di ritratti. – In questo paragrafo verranno raccolti i ritratti sparsi che si trovano nella rete. In un altro spazio dedicato verranno approfonditi i personaggi effigiati. Qui verranno date solo indicazioni essenziali. La successione è del tutto casuale.
9. Stemmi e iconografia araldica. – Non è nei nostri obiettivi la ricerca e lo studio dell’araldica. Tuttavia, non è possibile ignorare questa componente nello studio della storia millenaria dei Caracciolo. Sarà pertanto raccolta in questo paragrafo o in distinti post tutta l’iconografia di cui si verrà a conoscenza nel corso delle ricerche principale.
Sommario: 1. L’opera pittorica di Battistello. – 2. Castel Caracciolo a Sanmichele di Bari. – 3. La triste storia del Castello Caracciolo a Bucchianico. – 4. Il palazzo Caracciolo a Teano. – 5. Ritrattistica. – 6. Statuaria. – 7. Il Sepolcro di Sergianni Caracciolo. – 8. Galleria di ritratti. – 9. Stemmi ed iconografia araldica. –
1. L’opera pittorica di Battistello. – Giovanni Battista (vedi scheda biografica) Caracciolo, detto Battistello, nacque a Napoli nel 1570 e morì nel 1635. Fu un seguace dell’opera pittorica del Caravaggio, che capitò a Napoli nel 1606, per sfuggire alle conseguenze di un omicidio compiuto a Roma. Troviamo in rete le seguenti opere:
2.
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2. Castel Caracciolo a Sammichele di Bari. – Il castello già Centurione e oggi Caracciolo si trova in provincia di Bari, nel comune di Sammichele ed è oggi di proprietà del Comune.
Castel Caracciolo a Sammichele di Bari
«Già conosciuto agli inizi del Cinquecento, tra il XVI ed il XVIII secolo fu al centro di numerose vicende che ne determinarono il cambio di signorie: nel ’500 fu in mano al banchiere genovese Heronimo Centurione, nel 1606 all’ebreo portoghese Michele Vaaz, il quale chiamò il paese “San Michele”; nel 1675 al barone Antonio De Ponte. I duchi Caracciolo ne presero possesso nel 1797 per poi affidarne i lavori di restauro nella seconda metà dell’Ottocento all’architetto Amenduni il quale ricostruì il prospetto est ricoprendolo di bugne, ampliando le aperture al piano terra e trasformando in bifore neogotiche le tre finestre al primo piano. La famiglia restò in possesso del castello sino a pochi anni or sono, per poi cederlo al comune. Dal 1974 il castello è sede del Museo etnologico della Civiltà Contadina “Dino Bianco”» (Fonte).
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3. La triste storia del castello Caracciolo a Bucchianico. – Sembra che fino al 1920 era ancora in buone condizioni il castello Caracciolo di Bucchianico. Poi è stato demolito nel 1973, sostituendolo con un ecomostro. Sulla vicenda esiste una pubblicazione. Un dibattito cittadino è ancora in corso.
1.
Castel Caracciolo a Bucchianico in una foto del 1920
2.
Per la storia dello scempio e per il dibattito in corso nonché per ulteriore documentazione iconografica si rinvia al link originale, cliccando sul titolo del paragrafo.Torna al Sommario.
4. Il palazzo Caracciolo a Teano. – Teano subì nel 1943 pesanti bombardamenti che distrussero gli edifici storici.
1.
Nel palazzo Caracciolo di Teano fu ospite Vittorio Emanuele II nel suo primo giorno da re d’Italia, dopo lo storico incontro con Giuseppe Garibaldi (Fonte).Torna al Sommario.
5. Ritrattistica. – Raccogliamo qui i primi ritratti di personaggi con nome Caracciolo che troviamo in rete. Immaginiano che possano essere molti, troppi per essere contenuti in questo singolo paragrafo. Ma se così sarà, ci allargheremo in un post monografico dove non vi saranno limiti di spazio.
Jacques-Emile Blache: Ritratto di Donna Olga Caracciolo dei Duchi di Castelluccio, eseguito nel 1889. Donna Olga nacque a Londra nel 1871. All’epoca del dipinto aveva 18 anni. Diverrà baronessa di Meyer e sarà ritratta da numerosi pittori.
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6. Statuaria. – Sono qui raccolte le statue con le quali sono stati rappresentati nel tempo i Caracciolo che sono ritenuti degni di tanto onore. Mentre il ritratto può essere il sostituto della fotografia in tempi in cui non esisteva questo mezzo tecnico e possono non essere celebrativi gli scopi di un dipinto, che può essere commissionato dall’interessato, per la statua il discorso è affatto diverso.
1.
In San Pietro a Roma
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7. Il Sepolcro di Sergianni Caracciolo. – Non so se ve siano altri Sepolcri simili a quello di Sergianni Caracciolo, rimasto incompiuto, opera di Andrea Ciccione (Firenze, 1388 - Napoli, 1455). Saranno tuttavia raccolti in questo paragrafo le opere assimilabili, note e meno note. Ad esempio, in Roma, nella basilica di San Giovanni Laterano ricordo la tomba di un cardinale Caracciolo credo mai fotografata.
1.
In Napoli
In Napoli
Sepolcro di Sergianni Caracciolo (1372-1432), terzo figlio di Francesco Caracciolo, ciambellano del re di Sicilia e di Covella Sardo. Noto per essere stato primo ministro della regina Giovanna.
8. Galleria di ritratti. – In questo paragrafo verranno raccolti i ritratti sparsi che si trovano nella rete. In un altro spazio dedicato verranno approfonditi i personaggi effigiati. Qui verranno date solo indicazioni essenziali. La successione è del tutto casuale.
1.
Marchese Domenico Caracciolo
Marchese Domenico Caracciolo
9. Stemmi e iconografia araldica. – Non è nei nostri obiettivi la ricerca e lo studio dell’araldica. Tuttavia, non è possibile ignorare questa componente nello studio della storia millenaria dei Caracciolo. Sarà pertanto raccolta in questo paragrafo o in distinti post tutta l’iconografia di cui si verrà a conoscenza nel corso delle ricerche principale.
Stemma dei Caracciolo Rossi
(segue)
dovrebbero esserci notizie anche su sanbuono (quelli di bucchianico venivano chiamati i Caracciolo di Santobono o Sanbuono)
RispondiElimina...palazzo Signorile dei Caracciolo, fu eretto durante il X secolo dai Marchesi e Conti di Chieti Fu feudo dei conti “di Sangro” e successivamente passò, per via dotale, ai Caracciolo che fecero di San Buono il centro del loro vasto dominio, contribuendo allo sviluppo urbanistico e demografico del paese specie nel XVI e XVII secolo....
http://www.comune.sanbuono.ch.it/la_storia.html
SanBuono è una cittadina in provincia di Chieti.
Non so se ci sono legami anche con il palazzo signorile di Navelli in provincia de L'Aquila che esteticamente è molto simile a quello che era il palazzo Caracciolo di Santobono a Bucchianico. La pubblicazione dei Verna e Zuccarini editori Tinari in questa è molto dettagliata
Alfredo
alcune testimonianze storiche riconoscono i Caracciolo a Bucchianico come i Caracciolo si santobono o Sanbuono
RispondiElimina...palazzo Signorile dei Caracciolo, fu eretto durante il X secolo dai Marchesi e Conti di Chieti Fu feudo dei conti “di Sangro” e successivamente passò, per via dotale, ai Caracciolo che fecero di San Buono il centro del loro vasto dominio, contribuendo allo sviluppo urbanistico e demografico del paese specie nel XVI e XVII secolo...
http://www.comune.sanbuono.ch.it/la_storia.html
Sanbuono è in provincia di Chieti.
Non sono se ci sono anche dei legami con Navelli (AQ) che ha un palazzo signorile simile a quello che era il palazzo Caracciolo di Bucchianico.
In questo il testo di Verna e Zuccarini edito da Tinari è molto dettagliato.
Alfredo
Comitato Abruzzese del Paesaggio
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaGrazie! Per le informazioni. Mi ero dimenticato di aver lasciato libero lo spazio dei commenti, contrariamente agli altri miei blogs. Ma se questo è l’inizio, resterà adesso libero fino a quando non dovessero esserci abusi o violazioni della netiquette. Ringrazio per le notizie fornite che saranno di prosecuzione alle mie ricerche.
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