domenica 3 maggio 2009

Le Memorie di Enrichetta Caracciolo: Homepage

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Repertori.

Tratte da Google Libri, e quindi testo di pubblico dominio, vengono qui ripubblicate con diverso editing i “Misteri del chiosco napoletano”, che Enrichetta Caracciolo pubblicò nel 1864. Si tratta della sua Autobiografia. Edito da Barbèra nel 1864, esiste una moderna edizione dell’editore Giunti con una Nota critica di Maria Rosa Cutrufelli. Si trova ancora una edizione elettronica IntraText. Si tratta di un’esperienza vissuta ed autentica. Una testimonianza che ci offre l’idea di quale potesse essere il vissuto quotidiano di un nobildonna non particolarmente facoltosa e costretta a vivere secondo la dignità della sua condizione secondo i canoni morali dell’epoca. Qui di seguito vengono dati i links di accesso ai singoli capitoli. Il libro originale di 360 pagine è diviso in tanti parti corrispondenti ai singoli capitoli. Rispetto all’originale si cercherà di corredare il testo con le illustrazioni che si troveranno in rete e che parranno le più adatte al contesto.

Antonio Caracciolo

MISTERI
DEL
CHIOSTRO NAPOLETANO

Memorie
di
Enrichetta Caracciolo
de’ principi di Forino
ex-Monaca Benedettina

Quinta Edizione
Firenze, G. Barbèra, Editore
1864


Prefazione
di Marta Baronessa D’Estraignes

Al lettore

Capitolo I.
L’infanzia.

Capitolo II.
I primi amori.

Capitolo III.
La gelosia.


Capitolo IV.
Il lutto.


Capitolo V.
Il chiostro.


Capitolo VI.
L’abbandono.


Capitolo VII.
I Reverendi.


Capitolo VIII.
Scene e costumi.

Capitolo IX.
Il campanello.

Capitolo X.
La professione.


Capitolo XI.
La carità delle Monache.

Capitolo XII.
La povertà e l’umiltà.

Capitolo XIII.
Le pazze.

Capitolo XIV.
Le ladre.

Capitolo XV.
I Chierici.

Capitolo XVI.
Chiarina.

Capitolo XVII.
Il cardinale Riario.

Capitolo XVIII.
Il 1848.

Capitolo XIX.
Conservatorio di Costantinopoli.

Capitolo XX.
L’Annunziata di Capua.

Capitolo XXI.
L’arresto.

Capitolo XXII.
Il ritiro di Mondragone.

Capitolo XXIII.
Un breve respiro.

Capitolo XXIV.
Lo spionaggio.

Capitolo XXV.
La libertà.



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