Biblioteca dei Caracciolo.
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In questo post la storia diventa geografia. I Caracciolo abitarono molti luoghi, in prevalenza nell’Italia meridionale, ma in molte città grandi e piccole, lasciando segni tangibili della loro presenza. Studiandone le orme, ciò che potrebbe sembrare un arido elenco genealogico acquista umanità non di rado interessando l’arte, la musica, la letteratura, la scienza, la religione, la spiritualità. Viene redatto un elenco alfabetico dei Toponimi, appena questi risultano associati ad un nome di persona, ad un titolo, ad un feudo. Di ogni luogo tenteremo di ricostruire la storia sociale, economica, culturale.
Abetina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1609. Vedi tav. XXVI. || Presumo che questa località sia quella con questo nome attestata nel comune di Ruoti, in provincia di Potenza. Esiste un’altra località di nome Abetina ma in Abruzzo. Trascrivo i dati storici, desunti dal sito ufficiale del comune di Ruoti: «Il paese di Ruoti è situato su di un'altura, dominante il corso della fiumara di Avigliano. Le sue origini sono remote e probabilmente risalgono al VI sec. A.C., quando il centro fu edificato lungo un'antica rete stradale che collegava Metaponto con la valle del Sele. Ruoti fu una roccaforte lombarda appartenente alla Contea di Conza e successivamente fu ceduta dai Normanni alla Contea di Conversano. Nel feudo si susseguirono vari signori e nel periodo angioino vi dominarono prima i Sanseverino e poi i Ferillo di Muro. Nel 1511 accolse anche una colonia di profughi albanesi. Nel 1583 fu dominata dai Caracciolo, ed è proprio in quel periodo che Ruoti ottenne gli Statuti Cittadini. Infine il centro appartenne ai Capece Minulto e poi ai Ruffo di Bagnara. Per le vie del centro storico si possono ammirare pregevoli portali di antichi palazzi. Di interesse artistico è la Chiesa Madre di San Nicola, nel cui interno sono conservati una tela del 1500 raffigurante la Madonna del Rosario, alcune tele settecentesche raffiguranti la Madonna e i Santi opere del pittore Gian Lorenzo Cardone ed una statua lignea di San Nicola del XIV sec. La cupola e le mura perimetrali della struttura, terminati nel 1805, si attribuiscono ad un discepolo del Vanvitelli. Nelle vicinanze del paese è situata l'Abetina di Ruoti, segnalata dalla Società Botanica Italiana per la presenza dell'abete bianco ormai diventato una specie rara. Nel territorio, oltre agli allevamenti degli ovini e caprini, dal cui latte si ricavano ottimi formaggi, sono molto diffuse le colture cerealicole. Origine attestata Il rinvenimento, nel centro abitato, di resti di mura preromane costituite da pietre calcaree di forma omogenea e il ritrovamento, in località Fontana Bona, di una stipe di votiva facente parte di un santuario dedicate ad una divinità campestre datano la prima presenza di popolazioni Osco-Sabelle nel sito intorno al V-IV secolo a.C.» (Fonte).
Abriola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1700. Vedi tav. XX bis. || «Non ci sono testimonianze certe sulle origini della città le uniche certezze di un insediamento si hanno intorno al IX secolo quando i Saraceni, dopo l'occupazione di Conza nel 872, si spinsero fino in Lucania e ad Abriola fondarono una munita cittadella fortificata a presidio della vallata della Fiumara di Anzi. Proprietario di Abriola divenne il saraceno Bomar, signore di Pietrapertosa, Nel 907, la città fu ceduta al longobardo Sirifo. In quest’epoca nasce il toponimo di Abriola, derivante da Briola, “luogo di caccia di un conte longobardo”. Questa interpretazione etimologica è confermata dall'arma, “rappresentata d'azzurro ad una quercia munita sulla vetta di mezzo di un monte di tre cime, attraversata da un cinghiale”. Nel XII secolo divenne feudo all'interno del Principato di Taranto. Nel corso dei secoli successivi il feudo appartenne a molti casati, tra cui quello dei D'Orange, dei Di Sangro, dei Caracciolo ed infine dei Federici. Nel 1809 il borgo divenne scenario di uno dei più efferati episodi di brigantaggio che la storia ricordi: lo sterminio della intera famiglia del barone Federici, per opera di una delle più temute bande di briganti dell'epoca, capitanata da Rocco Buonomo detto Scozzettino. L'orografia dei luoghi e la presenza di folti boschi rendevano il territorio intorno ad Abriola, ideale per le scorrerie di briganti, tra cui si ricorda Antonio Locaso, nativo della città. Un personaggio illustre è il pittore Giovanni Todisco vissuto tra il 1500-1600. Oggi Abriola è una ridente cittadina turistica poiché a pochi chilometri dall'abitato in località “Piana del Lago” piste da sci per gli amanti degli sport invernali». (Fonte: Wikipedia).
Accadia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1640. Vedi tav. XLVI.
Acigliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Acquamena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Acquara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Acquaviva. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Afragola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1726. Vedi tav. XLIII.
Agnone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Agropoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1598 e 1768. Vedi tavv. IV e XVII bis.
Aiello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XV.
Airola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1575. Vedi tav. XV.
Alanno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1653. Vedi tav. XXI.
Altimeo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1353. Vedi tav. XXVIII.
Altomonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Amorosi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1593. Vedi tav. XLV.
Andraone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1653. Vedi tav. XXVIII.
Andrano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1734. Vedi tav. XXXIII.
Andretta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Anogia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1371. Vedi tav. X.
Anoja. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Antessano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596 - Vedi tav. V.
Arena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1694. Vedi tav. XXVII.
Armatera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Arnate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Questa località si trovava fuori dell’antico regno di Napoli. Vedi tav. IV.
Arnesano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXI.
Arpaia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XV.
Ascoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. XLI bis.
Atella. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1441, 1618, 1647, 1787. Vedi tavv. VII, XXXVII, XLI.
Atena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1571. Vedi tav. IV.
Atripalda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. IV.
Avellino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1418, 1581. Vedi tavv. IV, LI.
Avigliano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1530, 1541, 1549. Vedi tavv. IV, XXVI, XL.
Badolato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV. || «Badolato è un comune di 3.315 abitanti della provincia di Catanzaro. In pieno sviluppo la frazione di Badolato Marina che accoglie flussi turistici sempre più consistenti. Questa località è anche famosa in quanto spesso nominata nel corso degli sketch del comico milanese Giancarlo Kalabrugovic» (Fonte: Wikipedia). Ha però uun borgo antico al quale è dedicato un sito ben costruito, cui si accede cliccando sul link. «A 30 km da Catanzaro, sulla costa jonica calabrese, adagiato su una collina a 240 metri dal livello del mare, sorge Badolato, il suggestivo borgo medievale caratterizzato da un impianto bizantino con numerose chiese disposte a forma di croce latina, e con molti vicoli caratteristici» (Fonte).
Bagnara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1569. Vedi tav. XLVIII. || «Bagnara Calabra è un comune di 10.810 abitanti della provincia di Reggio Calabria. Centro della Costa Viola, posta in fondo ad un’ampia insenatura tra le colline che scivolano a strapiombo sul mare, gode di una splendida quanto peculiare posizione geografica, incastonata a guisa di anfiteatro in un semicerchio collinare, coltivato a vigneti, Bagnara Calabra si specchia sulle acque del basso Tirreno, con la visione ammaliante dello Stretto di Messina, dello Stromboli e delle isole vaganti di Eolo, che ne fanno allo sguardo del visitatore uno dei panorami più incantevoli d'Italia, secondo la descrizione di Eduard Lear, datata 1847. Il primo nucleo abitato di cui conserviamo sicura testimonianza storica nasce intorno al 1085, con la fondazione dell’Abbazia di Santa Maria e i XII Apostoli ad opera del conte Ruggero d’Altavilla ed in breve tempo acquisisce un ruolo di primo piano nelle vicende politiche e religiose meridionali. Ipotesi storiche tendono a far risalire le origini di Bagnara al periodo Fenicio nel VIII secolo a.C.» (Tratto da Wikipedia).
Bagnoli (Irpino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Baiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II.
Balvano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1549. Vedi tav. XXVI.
Baragiano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1438 e 1595. Vedi tavv. IV-XXIII.
Barbuti. Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Barile. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. VII.
Barisciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1550. Vedi tav. XXXIII.
Barletta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1526. Vedi tav. XV.
Baronissi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Baselice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Belcastro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1680. Vedi tav. XX.
Bella. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1422 e 1595. Vedi tav. IV.
Bellizzi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1581. Vedi tav. IV.
Belmonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Belrisguardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1702. Vedi tav. XXXIIIbis.
Belvedere. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1350. Vedi tav. XVII.
Biccari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1526. Vedi tav. XV.
Binetto. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1540 e 1592. Vedi tav. XXVI.
Bisentino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1476. Vedi tav. XLII.
Boitello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Boladello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV. La località si trova fuori dai confini dell’antico regno di Napoli.
Brancaleone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1480. Vedi tav. XXII.
Brie-conte-Robert. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. La località di trovava in Francia.
Brienza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1428. Vedi tav. XXIII.
Bucchianico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1518. Vedi tav. XXIX. || «Bucchianico, centro urbano in provincia di Chieti, di circa 5.000 abitanti. Il territorio comunale che si estende per circa 38,05 kmq è facilmente raggiungibile sia da Chieti, mediante la SS. 81 che ricalca il tracciato dell’antica strada Regia Marrucina, sia da Pescara. Inoltre, in passato, un’altra importante via di comunicazione attraversava il territorio comunale: il Tratturo Regio che, collegando L’Aquila a Foggia, dopo aver attraversato il territorio di Chieti (Brecciarola), incontrava il territorio comunale di Bucchianico nei pressi della Madonna del Carmine per dirigersi poi verso Villamagna. Al prezioso Memoratorium dell’abate casauriense Giovanni di Berardo dobbiamo la prima citazione nota del toponimo di Bucchianico: infatti, nell’874, fra i vari possedimenti di S. Liberatore a Maiella, sono citate anche le chiese di S. Eleuterio e di S. Paolo in pertinentia de Boclanico. Oltre a questa denominazione, però, nulla sappiamo sulle cause generatrici del centro storico di Bucchianico, se non che la scelta della sua localizzazione potrebbe essere stata dettata dalle stesse esigenze difensive che caratterizzarono la formazione di gran parte dei nuclei urbani del chietino a cominciare dal X secolo in poi. Questa iniziale aggregazione spontanea, probabilmente collocata sul versante sud orientale e sul crinale del colle, fu trasformata tra il 979 ed il 1016 in un oppidum, una struttura urbana più organizzata e difesa da mura, da Tresidio, grande proprietario terriero che, godendo dell’appoggio dell’abbazia di S. Liberatore a Maiella, si distinse nel territorio per la sua politica di incastellamento diffuso. A questo oppidum si aggiunse sul colle, a cominciare dal 1034, la costruzione, piuttosto tardiva, di un monastero benedettino voluto dall’abate di S. Liberatore e realizzato da S. Aldemario da Capua: il monastero di S. Maria Maggiore (attuale S. Urbano) che venne edificato lungo la predetta strada di crinale, ma in una posizione dominante verso nord est, ed intorno al quale si formò in pochi anni un secondo nucleo abitativo. Pertanto possiamo concludere che sia il conte Tresidio che S. Aldemario di Capua possono, a vario titolo, essere definiti i fondatori di due nuclei urbani distinti e politicamente indipendenti, ma basilari per la conformazione dell’attuale struttura urbana di Bucchianico. Durante il XIII secolo, la politica antifeudale di Federico II e di Carlo d’Angiò comportò l’ampliamento dei nuclei urbani più importanti a scapito degli aggregati rurali e tale incremento demografico favorì a Bucchianico la fusione dei due preesistenti nuclei in un’unica struttura che si sviluppò lungo la strada di crinale raggiungendo l’attuale conformazione a fuso. La tendenza generale alla concentrazione per scopi difensivi, che connotò tutto il Medioevo, venne soddisfatta, anche a Bucchianico, con la realizzazione di una cinta muraria provvista di torri, forse realizzata tra il XIII ed il XIV secolo che distinse definitivamente quel profilo urbano compatto che ancora oggi connota il centro storico del paese dalla campagna circostante. Frattanto le mutate condizioni politiche portarono anche un piccolo centro come Bucchianico al rinvigorirsi dell’autonomia locale che si esplicitò nella realizzazione di un nuovo palazzo per l’Università tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, ed il luogo scelto per tale costruzione fu, come da prassi, la piazza principale, denominata Platea Magna. In particolare la realizzazione del cosiddetto Ridotto, inteso come ampia sala per le riunioni del popolo, costruito a ridosso del fianco meridionale della preesistente chiesa di S. Michele Arcangelo, completò la singolare polifunzionalità raccolta in uno stesso edificio destinato contemporaneamente a funzione commerciale (botteghe a piano terra e portico), religiosa (chiesa di S. Michele Arcangelo al primo piano) e politica (aula al primo piano addossata alla chiesa). La fedeltà alla regina Giovanna II che, durante la guerra tra Angioini e Durazzesi fu assicurata anche da Bucchianico, diede la forza agli abitanti di resistere valorosamente all’assedio che, nel 1438, venne sferrato al paese dallo stesso Alfonso d’Aragona. Per gratitudine alla dimostrazione di fedeltà alla corona, il re Renato d’Angiò, con diploma del 14 ottobre 1438, elargì all’Università il privilegio del perpetuo demanio; ma la libertà durò poco poiché, dopo la perdita della guerra da parte dei Francesi, alla città di Chieti furono confermati tutti gli antichi privilegi e l’aggiunta di nuove terre sottratte anche al territorio di Bucchianico. Nel 1518 Bucchianico fu acquistata dalla famiglia Caracciolo del ramo dei Santo Buono (o anche di San Buono o Santobuono), dopo essere passato tra le mani di vari possessori. Infatti, sotto il dominio di Carlo V, la Regia Camera vendette a Marino II Caracciolo la terra di Bucchianico ed inoltre, il futuro Imperatore, il 2 febbraio del 1518 gli concesse anche il titolo di marchese di questa terra. Nella seconda metà del XVI secolo, la struttura urbana di Bucchianico, ormai già ben delineata, negli atti notarili veniva distinta in terzieri: Pizzoli sul versante meridionale, Castellara sul versante nord orientale ed infine di Mezzo, il più importante perché comprendente la platea Magna (attuale piazza Roma). L’evento che influì maggiormente sulla trasformazione della principale piazza di Bucchianico fu la realizzazione del palazzo marchesale che probabilmente risale al tempo di Giovanni Antonio II, tra il 1543 ed il 1584. La realizzazione del palazzo, che quasi certamente sostituì precedenti costruzioni che chiudevano il terziere di Mezzo verso sud ovest, costituì un importante ampliamento scenografico dello spazio pubblico: infatti l’edificio venne concepito come un’ampia quinta che facesse da sfondo prospettico all’antistante piazza trapezioidale. Il palazzo marchesale, con la sua imponente volumetria compatta, da subito si impose sul minuto tessuto edilizio contadino di cui era costituito il paese, manifestando esplicitamente il mutato potere politico. Un ulteriore importante evento che connotò la vita di Bucchianico in questo secolo fu la nascita, il 25 maggio del 1550 nella residenza paterna posta nel terziere Pizzoli e tuttora esistente, di S. Camillo de Lellis, fondatore, nel 1583, dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani). Nel 1604 fu proprio Camillo, su insistente invito dell’Università di Bucchianico, a decidere di realizzare nella sua città natia un convento per l’Ordine appena costituito. Dai numerosi testimoni chiamati in causa nel processo di beatificazione del santo, sappiamo che, per l’edificazione del convento, che terminò nel 1615, furono portati a Bucchianico sette muratori da Roma, inoltre l’edificio, progettato probabilmente da Francesco e Orazio Torriani di Roma, e realizzato in mattoni con cantonali in blocchi lapidei, richiama, sia nella tipologia che nel disegno del portale, la residenza dei feudatari del centro abitato. Un evento politico agli inizi dell’Ottocento ebbe importanti risvolti sulle funzioni pubbliche accolte dalla piazza: la politica murattiana, caratterizzata da una lotta ai privilegi feudali ed ecclesiastici, sfociò in una serie di decreti con cui si sopprimevano numerosi enti ecclesiastici e si privatizzavano i rispettivi possedimenti immobiliari e ciò causò nel 1809 la cessione del convento dei Camilliani e di quello dei Francescani al Comune. Ma se già nel 1819 ai padri Camilliani fu restituito interamente l’uso del convento, gli uffici comunali ed alcune aule scolastiche, invece, vennero trasferiti nel vicino ex convento dei Minori Conventuali, insieme al trasferimento della sede parrocchiale dalla cadente chiesa di S. Angelo alla più ampia chiesa di S. Francesco. II 2 agosto del 1806 fu emanata la legge abrogativa dei feudi ed ormai il grande potere dei Caracciolo aveva vita breve. Anche se dopo la morte di Murat tornò sul trono Ferdinando I con il titolo di Re delle Due Sicilie, restaurando gli antichi titoli, tra il 1810 ed il 1815, l’antico feudo si disgregò sotto la pressione delle nuove Istituzioni, lasciando alla famiglia solo una titolarità simbolica. La povertà diffusa che colpì tutta l’Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale produsse i suoi effetti anche a Bucchianico: il borgo tra il 1950 ed il 1960 vide ridursi ad un terzo la popolazione a causa del forte flusso migratorio, soprattutto di forze giovani, che lasciava al centro ben poche speranze per una possibile ripresa economica. Invece attualmente Bucchianico presenta una forte e capillare urbanizzazione della campagna ma anche un consistente sviluppo urbanistico del centro. Nel XVIII secolo a Bucchianico si realizzò una svolta nella gestione della vita pubblica, fino a quel momento amministrata solo dalla Curia Marchionale: approfittando dello spostamento degli interessi della famiglia Caracciolo, alcune famiglie borghesi locali iniziarono ad accrescere il proprio patrimonio mediante lo sfruttamento agricolo dei possedimenti terrieri e di conseguenza aumentarono il controllo sulla gestione economica dell’Università. La più esplicita manifestazione di questa nuova classe dominante si ebbe mediante la trasformazione di interi isolati medievali in sontuose residenze che vennero dislocate in quei siti del tessuto urbano ritenuti più centrali e rappresentativi: via di Mezzo e platea Magna. Il benessere economico raggiunto dalle nuove classi, basato prevalentemente sull’attività agricola, comportò l’esigenza di coniugare in un unico edificio sia la rappresentatività della famiglia, che la presenza di spazi da adibire alla principale attività lavorativa: lo sfruttamento dei raccolti. Pertanto il piano terreno o seminterrato dei palazzi fu destinato a cantine, magazzini, frantoi ed in alcuni casi provvisto di cisterna per la raccolta delle acque piovane» (Fonte).
Buccino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1472. Vedi tav. XXIV.
Buonalbergo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Burrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Busso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1612. Vedi tav. XXXI.
Caccavone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII. Ne furono Feudatari: Carlo I Carrafa; Bartolomeo I Carrafa; Nicola Carrafa; Adriano Carrafa; Bartolomeo II Carrafa; Carlo II Carrafa, quindi nuovamente Bartolomeo II Carrafa; Bartolomeo III Carrafa (non immesso nel possesso); ||
Dal 1921 il nome di questa località è stato mutato con delibera comunale in Poggio Sannita e quindi definitivamente sancito con regio decreto nel 1922. Nell’accezione odierna il nome aveva assunto un significato turpe che si prestava al riso e al dileggio, ma l’etimologia greca starebbe a significare il luogo dove si producevano determinati recipienti detti kakkabé. La località si trovava inserita nel sistema dei tratturi, cioè le vie della transumanza percorse lungo il dorsale appenninico in Abruzzo, Puglia, Molise. Dalla rete ricaviamo questa agile sintesi storica del feudo di Caccavone: «La prima menzione del territorio di Caccavone si ha quando i principi Longobardi Landolfo e Pandolfo concedono al Conte Randoisio o Radoisio, figlio del Conte Berardo, intorno al 740 d. c. il teritorio di Caccavone. Intorno all’anno 1070, tra i baroni del Regno di Napoli, nell’elenco di coloro che, sotto gli auspici di Guglielmo il Buono, normanno, erano stati chiamati alla crociata in Terra Santa, figura Raul de Petra, investito da Ugone, figlio di Atto, feudatario di Caccavone. Nell’epoca Angioina, troviamo Paolo de Giga, soldato, investito del titolo di Barone di Caccavone, da Carlo I d’Angiò, intorno al 1269. Stefano di Agnone, unificando i castelli di Agnone e Caccavone, succedette a Paolo de Giga, e così nel 1291 gli successe Rolando Gisulfo, che tenne unificati i due possedimenti. Tommaso di Trogisio (Troise), e la sua vedova Francesca di Celano, governarono il territorio di Caccavone, con quello di Pizzone, di San Mauro e San Leucio intorno al 1335. Carlo I Caracciolo, detto Carrafa, nel 1381, sotto il regno di Carlo III di Durazzo, oltre ai possedimenti di San Leucio, San Mauro, Staffoli, Poste, Civitella, Capracotta, Rocca de Ulmeto, Castelluccio e Santa Lucia, ottenne anche il possedimento di Caccavone. Il possesso gli fu confermato da Roberto di Artois e da Giovanna, duchessa di Durazzo. Questo possesso fu confermato anche dalla regina Giovanna II nel 1415. In epoca aragonese, Re Ferdinando I d’Aragona confermò nel 1461 a Bartolomeo I Carrafa, figlio di Carlo I, i possedimenti di Caccavone e di San Cataldo, compresi i diritti sugli uomini e il diritto di patronato delle Chiese. Nel 1471 troviamo come feudatario di Caccavone il figlio di Bartolomeo I Carrafa, Nicola, che viene confermato da Ferdinando I nel possesso. Alla sua morte, Caccavone passò sotto il controllo del fratello Adriano Carrafa, investito in questo possesso dallo stesso re l’8 marzo 1484. Ma la sopravvenuta morte di Adriano, portò alla concessione del feudo di Caccavone al figlio Bartolomeo II. Così nel 1491, il Re, accogliendo la donazione fatta da Bartolomeo II, immette il di lui figlio Carlo II Carrafa nel possesso di Caccavone. Ma già nel 1494, per la sopravvenuta morte di Carlo II, il territorio di Caccavone ritorna, con il benestare di Alfonso II, nelle mani di Bartolomeo II. Così il 14 dicembre 1514, in pieno periodo spagnolo, il vicerè di Napoli acconsentiva alla donazione di Bartolomeo II del territorio di Pietrabbondante e Caccavone al nipote Bartolomeo III, ma questa non ebbe luogo, giacchè Bartolomeo II e suo figlio Adriano vendettero l’8 gennaio 1515 il feudo di Pietrabbondante e Caccavone a Salvitto di Carfagna di Capracotta, per 4300 ducati. Il 5 giugno 1517, Salvitto Carfagna vendette nuovamente ad Alfonso de Raho i due feudi, per soli 1875 ducati. Alfonso de Raho, forse il più illustre Signore di Caccavone, era figlio di Antonio de Raho, consigliere del re spagnolo Ferdinando II, detto il cattolico, e di una certa Diana Piscitelli. Trascorse la sua giovinezza a Napoli, e dopo la morte del padre, avvenuta il 20 maggio 1504, divenne Signore di Montorio dei Frentani. Sposò Laura Carafa, figlia di Bartolomeo, già feudatario di Caccavone, Signore di Forli del Sannio. Nel 1527 passò alle cronache con il titolo di Marchese di Caccavone per aver saccheggiato, insieme ad Ascanio Colonna, Roma, e aver costretto Papa Clemente VII a Castel Sant’Angelo. Morì a Napoli il 17 luglio 1546. Nel 1533 Alfonso de Raho dona al secondogenito Ferrante i due feudi, che mantiene fino alla sua morte, avvenuta il 12 febbraio 1587. Gli succede il figlio Giovan Battista de Raho, a cui nel 1592 succede il figlio Alfonso II de Raho, con tutrice Beatrice della Castagna. Beatrice, figlia di Giovanni Andrea della Castagna, Conte di Sessano, e di Caterina Sciapica, amministrò le terre di Caccavone con una certa severità, insieme al feudo di Pietrabbondante, apportando ai due feudi notevoli miglioramenti. Soggiornò in Caccavone per lunghi periodi. Morto Alfono II nel 1602, gli succede Giovan Battista II de Raho, con tutrice la madre Porfilia Mazzacane. Questa concede il 3 ottobre 1614 per nove anni in beneficio il feudo di Caccavone e Pietrabbondante a Tommaso Marchesano, sposo di sua figlia Laura de Raho. A causa di guai economici, l’11 marzo 1622 Giovan Battista II de Raho fu costretto a vendere Pietrabbondante e Caccavone al Barone Donato Marchesano. Riavuto il feudo di lì a poco, il 2 giugno 1633 lo stesso Giovan Battista II de Raho vendeva Caccavone e Macchiabovina al Barone Santo de Santis. Il 21 ottobre 1639 succedeva nel feudo il nipote Francesco de Santis, a cui, il 16 agosto 1643, successe il figlio Giuseppe, quindi Francesco II e Vincenzo De Santis, ma la terra fu confiscata dal Regio Governo e riacquistata nel 1655 da Vincenzo Petra, duca di Vastogirardi. Vincenzo Petra assunse quindi il titolo di Duca di Vastogirardi e Marchese di Caccavone, fino alla sua morte, avvenuta il 3 febbraio 1659. Gli successe il figlio Carlo Petra, che estinse i debiti precedenti, e governò fino al 1704. Gli successe il figlio Nicola Petra, che costruì la Chiesa di Santa Vittoria nel 1725, e si fece seppellire nella Chiesa stessa. Il 24 gennaio 1741 il duca e marchese Nicola Petra si ritirava e immetteva nel possesso il figlio Giuseppe Maria Petra, nato in Caccavone. Questi nel 1761 restaurava il Palazzo Ducale. Nel 1782 gli succedeva il fratello Vincenzo II Petra. Nel 1806 a Vincenzo II Petra subentrò il figlio Carlo II Petra, che fu ultimo feudatario di Caccavone, in quanto Gioacchino Murat, re di Napoli, abolì in quello stesso anno i diritti feudali, lasciando inalterati i titoli. Carlo II, ultimo feudatario, ebbe due figli: Raffaele, Duca di Vastogirardi e Marchese di Caccavone e Francesco. Raffaele Petra, in modo particolare, coltivò le lettere : a Napoli divenne famoso, per le sue arguzie, usando il titolo di Marchese di Caccavone. Di orientamento liberale, collaborò al giornale “Il Caffè del Molo”, di stile satirico umoristico. Elenco dei feudatari di Caccavone: Conte Randisio o Randoisio; Conte Ugone; Raul de Petra; Paolo de Giga; Stefano di Agnone; Rolando Gisulfo; Tommaso di Trogisio (Troise); Carlo I Carrafa; Bartolomeo I Carrafa; Nicola Carrafa; Adriano Carrafa; Bartolomeo II Carrafa; Carlo II Carrafa, quindi nuovamente Bartolomeo II Carrafa; Bartolomeo III Carrafa (non immesso nel possesso); Salvitto di Carfagna (acquirente); Alfonso de Raho (acquirente); Ferrante de Raho; Giovan Battista de Raho; Alfonso II de Raho (tutrice Beatrice della Castagna); Giovan Battista II de Raho (tutrice Porfilia Mazzacane); Tommaso Marchesano (usufruttuario); Donato Marchesano (acquirente); Giovan Battista II de Raho (acquirente); Santo de Santis (acquirente); Francesco de Santis; Giuseppe de Santis; Francesco II e Vincenzo de Santis; Vincenzo Petra, duca di Vastogirardi (acquirente); Carlo Petra; Nicola Petra; Giuseppe Maria Petra; Vincenzo II Petra; Carlo II Petra (ultimo feudatario)» (Fonte).
Caggiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XXIII.
Cagnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352. Vedi tav. II.
Calcasacco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Caleno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXXVIII.
Calitri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. XLI bis.
Calvanico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Calvello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414 e 1418. Vedi tavv. XL e XLI.
Calvita. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555 e sito fuori dell’antico regno di Napoli. Vedi tav. IX.
Calvizzano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Camarda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Camerota. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXII.
Campagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Campello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1363. Vedi tav. II. La località è fuori dell’antico regno di Napoli.
Campochiaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300. Vedi tav. I.
Campora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1648. Vedi tav. XLIX.
Canale. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Cancellara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. IV.
Candela. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1496. Vedi tavv. XLI e XLI bis.
Candelaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Candida. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418 e 1596. Vedi tavv. XLI e VI.
Cannicchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. XLVIII.
Capistrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 13oo. Vedi tav. I.
Caposele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. XLI bis.
Capracotta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Caprecano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Capriglia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1455 e 1618. Vedi tavv. V e XLVI.
Capua. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. XLI.
Carbonara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352, 1523 e 1584. Vedi tavv. II, XXXIV, XLII.
Cardito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXII.
Carifi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Carinola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1586. Vedi tav. XIV.
Carpenito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Carpineto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1640. Vedi tav. XXVIII.
Carratù. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
Cardano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. V.
Carunchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Casacalenda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Casalbore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Casalduni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1400 e 1420. Vedi tavv. II e XVII.
Casalguida. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Casalicchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1618. Vedi tav. XXXVII.
Casalnuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1572. Vedi tav. VIII.
Casalvieri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300.
Casanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1309, 1487 e 1527. Vedi tavv. I, VIII e XXXV.
Casapulla. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1435. Vedi tav. VIII.
Casarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Casaranello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Casavatore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. || «In un processo della famiglia Del Giudice, il de Lellis trovò che gli eredi del quondam Landulfo Caracciolo possedevano terre presso Casavatore, come leggevasi in un documento dei primi anni del XII secolo, del tempo cioè, dell’imperatore Giovanni Porfirogenito» (Tav. I).
Cascina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530.
Casoincino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Casolla S. Adiutore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. XLVIII.
Caspoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1836. Vedi tav. XXXVII.
Castagneto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1695. Vedi tav. XXXVIII bis.
Castelbaronia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Castelfranci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II.
Castelfranco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Castelguidone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1637. Vedi tavv. XLVI e XXVIII.
Castellabate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1646. Vedi tav. XIII.
Castellairola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1449. Vedi tav. XXXVIII.
Castellamare. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1437. Vedi tav. III.
Castellana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530, 1542, 1586. Vedi tavv. XVII, XVIII e XLIV.
Castellaneta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1520. Vedi tav. XXII.
Castellarquato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV. Località sita fuori dai confini dell’antico regno di Napoli.
Castellone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303 e 1802. Vedi tavv. XII e XXIX.
Castelluccia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1398, 1570 e 1755. Vedi tavv. XV, XXII e XXXIV.
Castelluccio (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Castelluccio dei Sauri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1525. Vedi tav. XXXVIII.
Castelnuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1689. Vedi tav. XXXIII bis.
Castelnuovo della Badia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1567. Vedi tav. XXXV.
Castelpoto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532. Vedi tav. VIII.
Castelrosso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Castel S. Giovanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Castelvetere. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Castiglione Cerreto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Castronuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1706. Vedi tav. XIX.
Castropignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Cedrate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV. Località sita fuori dell’antico regno di Napoli.
Celenza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441, 1468. Vedi tavv. XXXVIII, XXX.
Cella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1720. Vedi tav. XXXIII.
Cellamare. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1786. Vedi tav. XXXIX.
Celle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1570. Vedi tav. XV.
Cerignola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418, 1442. Vedi tavv. XLI, XLII.
Cerzapiccola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1618. Vedi tav. XXXVIII.
Cesano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1298. Vedi tav. XXI.
Cesinoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Chateau-neuf sur Loire. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Località sita in Francia.
Chiatani. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1472. Vedi tav. XXIV.
Chieti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXXVIII.
Chiusano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Cinquefrondi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1365. Vedi tav. X.
Cirifalco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1551. Vedi tav. IV.
Cisterna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Civita del Conte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Civitanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Civitella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1584. Vedi tav. XLVIII.
Collalto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1706. Vedi tav. XXIX. Località sita fuori dell’antico regno di Napoli.
Collalto (Molise). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Collepietra (poi S. Angelo). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1689. Vedi tav. XXXIII bis.
Collerotondo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Conca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1419. Vedi tav. XXXV.
Contursi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427 e 1553. Vedi tavv. XXIV e XLI.
Corato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1476. Vedi tav. XLII.
Corticelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Cosentino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771. Vedi tav. XXV bis.
Costa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Cotronei. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1680. Vedi tav. XX.
Craco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1503. Vedi tav. XXXII.
Cruscia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555. Vedi tav. IX.
Cugnoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Cursi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1785. Vedi tav. XXV bis.
Curtari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Diano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1573. Vedi tav. IV.
Dogana nuova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. XV.
Dogana vecchia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. VIII.
Faito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1570. Vedi tav. XV.
Falcone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1506. Vedi tav. VIII.
Fermo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav.IX. Si trovava fuori dell’antico regno di Napoli.
Feroleto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Ferrari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Filetto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Finocchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Fisciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Fiscaroli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Fiumefreddo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Flumeri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Fontanafusa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1525. Vedi tav. XXXV.
Fontanarosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Fontanelle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Forchia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1608. Vedi tav. XVI.
Foresta di Chiaiara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1768. Vedi tav. XVII bis.
Forino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1608. Vedi tav. XVI.
Foroli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1463. Vedi tav. XLIV.
Fossacieca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1271. Vedi tav. XXI.
Fraine. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. V.
Frainella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Frigento. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418 e 1420. Vedi tavv. XLI e XLI bis.
Frisa Grandinaria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1618. Vedi tavv. XXVIII e XXXIV.
Fusaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Gagliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771. Vedi tavv. XXV bis e XXII.
Gaiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Galatro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Galdo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1551. Vedi tav. XXVI.
Galdone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1617. Vedi tav. V.
Gambatesa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Gerace. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Gesualdo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1520 e 1775. Vedi tavv. VII e XLI bis.
Ginestra. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420, 1579 e 1585. Vedi tav. XXXV.
Gioia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1464. Vedi tav. XXVIII.
Gioiosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1641. Vedi tav. XXVII.
Giovanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Giuncano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1601. Vedi tav. IV.
Grotta castagnara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1445. Vedi tav. XLVI.
Grottaglie. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1785. Vedi tav. XXV bis.
Grotteria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1376. Vedi tav. X.
Grottole. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLV.
Guardia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1548. Vedi tav. XXXIV.
Guardiabruna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Guardiagrele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1647. Vedi tav. XXVIII.
Guastine. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1509. Vedi tav. XXXI.
Guelago. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. VIa. La località si trova in Spagna.
Guglionisi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Ischia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420 e 1795. Vedi tavv. XLI e XXXIX.
Laconia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1605. Vedi tavv. VIII e XXIX.
Lagonegro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Lagopesole. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420 e 1441.
Lancusi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Lanzara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Latiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXVIII bis.
Latronico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLV.
Lauriano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1558. Vedi tav. XL.
Lavello. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1501 e 1676. Vedi tavv. VIII e XL.
Leoni (Lioni). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLII.
Leonessa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Locorotondo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1645. Vedi tavv. XIII e XXVII.
Lombardi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Loritello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1540. Vedi tav. XV.
Luciante. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1640 e 1711. Vedi tavv. XIII e XXVII.
Luparia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Lusciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1522. Vedi tav. XXIV.
Macchiagodena. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1564 e 1585. Vedi tavv. XXIV e XLII.
Maddaloni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1415. Vedi tav. X.
Maida. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1605. Vedi tavv. VII e XXXIX.
Malicalzati (o manocalzati in P.U.). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Mandia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XVI.
Marano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1704. Vedi tav. XXXIII bis.
Marcello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Marucoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXIII.
Marsicotevere. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1427, 1445, 1468. Vedi tav. XXIII, XXXII, XLI.
Martigues. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Si trova in Francia.
Martina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXIX.
Massa di Somma. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1456. Vedi tav. XXIII.
Masserata. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Melfi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1426. Vedi tav. XLI.
Melito. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1593, 1594, 1876. Vedi tav. XXVIII.
Melissano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLV bis.
Mercato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Mesagne. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXXVIII bis.
Migliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Minervino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1501. Vedi tav. XLII.
Mirabella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXVI.
Miranda. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1655 e 1785. Vedi tavv. VI e XV.
Misuraca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1500. Vedi tav. XVII.
Molpa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXIII.
Montalto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1737. Vedi tav. XXXVI.
Montanara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1483. Vedi tav. XXXVIII.
Montaperto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Montaquila. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1567 e 1785. Vedi tav. VI e XXXV.
Montebarbato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. VI.
Montecalvo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XVII.
Montedurso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1569. Vedi tav. XLVIII.
Montefalcone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1272. Vedi tav. XLIV.
Montefredano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1723. Vedi tav. VI.
Montefrio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. XI. Si trova in Spagna.
Montefusco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1545. Vedi tav. VI.
Montegerfone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Montelopiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1583. Vedi tav. XXX.
Monteleone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1417. Vedi tav. III.
Montelupo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XVII.
Montemarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II. || Era di Montemarano la contessa Marotta, sposa di Riccardo Caracciolo detto “Rosso”, che fu capostipite dei Caracciolo Rossi. Marotta era figlia ed erede di Landolfo Conte di Monterano. Riccardo acquisì per matrimonio il titolo e il feudo di Conte di Monterarano che trasmise ai suoi eredi. Il comune di Montemarano si trova oggi in provincia di Avellino ed ha una superficie di 33 kmq con circa 3.000 abitanti.
Montemiletto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1419. Vedi tav. XXXIII.
Montenegro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. IX.
Montepagano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1613. Vedi tav. XXXVI.
Monterone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1537. Vedi tav. VIII.
Montesardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1635. Vedi tav. XXXIII.
Montesereno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Montesora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1400. Vedi tav. X.
Monticchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Monticello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1572.
Montoro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300. Vedi tav. I.
Montorio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Morra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1426. Vedi tavv. XLI e XLII.
Morrone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XV.
Motta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Mottabovalina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1699. Vedi tav. XXXIII bis.
Mottacondojanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1404. Vedi tav. X.
Mottagioiosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1455. Vedi tav. XXXVI.
Mottaplanica. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1547. Vedi tav. VIII.
Mottola. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1600 e 1653. Vedi tav. XXV e XLIX.
Muri. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tav. XXXVIII.
Nazzaro (poi Durazzano). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1365. Vedi tav. III.
Neviano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1790. Vedi tav. XXV bis.
Nicastro. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1415 e 1605. Vedi tav. X e XXXIX.
Nogent. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Si trova in Francia.
Novelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1550. Vedi tav. XXXIII.
Novi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XXII.
Oppido. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1427 e 1547. Vedi tavv. XXXIX e XLII.
Oratino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XLVI.
Ordona. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XLIV.
Oria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXXVIII bis.
Orignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XXXVIII.
Orta. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400, 1418 e 1441. Vedi tav. XXXV.
Oscato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XLI.
Ottaiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pado. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XXIII.
Paduli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1600. Vedi tav. XLVIII.
Paganica. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1757. Vedi tav. XXXIII bis.
Pagliara. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1363 e 1495. Vedi tavv. XLIV e XLVIII.
Palagianello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1678. Vedi tav. XLIX.
Palagiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XXV bis.
Palmoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Palo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1444 e 1438. Vedi tavv. XXXV e XXIII.
Pandola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pannarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1478. Vedi tav. XVII bis.
Parasacco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Parete. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1303 e 1617. Vedi tavv. V e XXII.
Parolise. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1418 e 1616. Vedi tavv. XV e XLI.
Paterno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 142o. Vedi tav. XLI bis.
Penne. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Penta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pentedattilo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1578. Vedi tav. IX.
Perdifumo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1581 e 1616. Vedi tavv. XXVI e XXXIX.
Pescolamazza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Pescopignataro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXX.
Petruro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1786. Vedi tav. VI.
Pettoranello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1623. Vedi tav. XXVII.
Pianchetella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1390. Vedi tav. II.
Piazza di Pandola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Picarelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1581. Vedi tav. V.
Piedimonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352. Vedi tav. II.
Pietrabbondante. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1304. Vedi tav. I.
Pietrafesa. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441, 1448 e 1544. Vedi tavv. IV, XXIII e XXVIII.
Pietragiannizzera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Pietralcina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Pietramaggiore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1709. Vedi tav. XIII.
Pietramala. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. XXVI.
Pietramelara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1836. Vedi tav. XXXVII.
Pietrapaola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555. Vedi tav. IX.
Pietrastornina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1410. Vedi tav. XLIV.
Pietravalle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XIa.
Pisciotta. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1276 e 1530. Vedi tavv. XXI e XXIII.
|| Era figlia dei Signori di Pisciotta una Sibilla Copella, andata sposa a Landolfo Caracciolo, conte di Montemarano. I Caracciolo ebbero a più riprese il feudo di Pisciotta.
Piscoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pisticci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1445. Vedi tav. XXIII.
Pizzoferrato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Pizzolano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Plaisano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1443 e 1530. Vedi tavv. X e XXIII.
Platano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1617. Vedi tav. V.
Pocobuono. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Policastrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Policastro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pollena. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1350 e 1453. Vedi tav. XXII.
Pollosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532. Vedi tav. VIII.
Pomigliano d’Atella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Ponte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1593.
Ponte Albaneto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Portocannone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Postiglione. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pradovera, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Prignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XLVIII.
Pulcaria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1384. Vedi tav. XL.
Raiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1584.
Ranzano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1772. Vedi tav. XLV bis.
Rapolla. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1496 e 1643. Vedi tavv. V, XLI e XLI bis.
Ribortoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Ricigliano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1543 e 1549. Vedi tavv. XXIII e XXVI.
Rionero. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1605 e 1647. Vedi tavv. VII e XXXVII.
Ripa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1396. Vedi tav. II.
Ripafrancone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Ripa Candida. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1496 e 1574. Vedi tavv. XXXII, XLI e XLI bis.
Ripalda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XXXIV.
Riporci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1793. Vedi tav. XXXVII.
Rivergato, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XVIII.
Rocca Angitola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Rocca dell’Abate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Roccagloriosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Roccaniceforo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1408. Vedi tav. X.
Roccarainola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1566. Vedi tav. XXXV.
Roccaraso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1672. Vedi tav. XXVIII.
Rocca Romana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775 e 1836. Vedi tavv. XIV e XXXVII.
Rocca S. Felice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Rocca Spinalveti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Roccella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1408. Vedi tav. X.
Rocchetta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XLVI.
Rocchetta S. Antonio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. V.
Rodi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Rodio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XVI.
Roiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Romagnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1438. Vedi tav. XXIII.
Romantin, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI e LI.
Rosciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Rotondi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1696. Vedi tav. XLIX.
Ruodi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1463. Vedi tav. IV.
Ruoti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1469. Vedi tav. XXVII.
Ruvo di Montagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1768. Vedi tav. VII.
Sala. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1573 e 1594. Vedi tav. IV.
Salandra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1548. Vedi tav. XXXIV.
Salsa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Salve. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXIII.
Salvia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1544. Vedi tav. IV.
Salza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1542. Vedi tav. V.
Salzola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. XXIII.
Sambiase. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. I.
Saponara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1456. Vedi tav. XXIII.
S. Andrea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Agata. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXVIII.
Santagata (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nel 1594.
S. Angelo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1498. Vedi tav. XXIII.
S. Angelo Irpino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. XXIII.
S. Angelo (del Molise). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXX.
S. Angelo dei Lombardi. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1421 e 1427. Vedi tav. XLI e XLII.
S. Angelo in Grottole. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1564 e 1585. Vedi tavv. XXIV e LXII bis.
S. Angelo Fasanella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1499. Vedi tav. XXXIV.
Saragnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Sarno. – Località infeudata ai Caracciolo.
Sava. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
S. Bartolomeo di Monticchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1423. Vedi tav. XLII.
S. Basilio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771.
S. Buono. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
S. Chirico Raparo. –Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1412. Vedi tav. XL.
S. Dano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1635. Vedi tav. XXXIII.
S. Demetrio. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1348 e 1710. Vedi tav. X e XXVII.
S. Donato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Settefico S. Eustacchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Fele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
S. Felice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
S. Fiora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Floro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1711. Vedi tav. XXXVIII.
S. Gervasio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXXIII.
S. Giacomo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
S. Giorgio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. XXVI.
S. Giorgio a Cremano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1645. Vedi tav. XXXIV.
S. Giorgio la Molara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1692. Vedi tav. XIII.
S. Gregorio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1438. Vedi tav. XXIII.
S. Giovanni Incarico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXII.
S. Giovanni in Gualdo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
S. Giovanni Luppione. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1458. Vedi tav. XXX.
S. Lorenzo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1508. Vedi tav. XXXV.
S. Lucia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Lucido. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1443 e 1457. Vedi tav. X.
S. Lupo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1420. Vedi tavv. II e VII.
S. Mango. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1368, 1418 e 1601. Vedi tavv. IV, XLI e XVIII bis.
S. Marco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Martino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1332 e 1650. Vedi tavv. VIII e XXVIII.
S. Michele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Nicola a Ripa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Nicola dei Carcisi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1447. Vedi tav. XLI.
S. Pietro Indelicato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1578. Vedi tav. VIII.
S. Sebastiano. – Località infeudata ai Caracciolo.
S. Severino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. IV.
S. Severo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Sofia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1472 e 1617. Vedi tavv. V e XXIV.
S. Sossio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. V.
S. Stefano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXIII.
S. Stefano, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV.
S. Silvestro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXVIII.
Santojanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1673. Vedi tav. XXX.
S. Vincenzo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1596 e 1729.
S. Vito. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1641, 1715 e 1728. Vedi tavv. XXVIII e XXXVII.
Sasso. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1328, 1623, 1738. Vedi tavv. IV, IX e XXIII.
Scalea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1501. Vedi tav. XIV.
Scanno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777. Vedi tav. XLV bis.
Schiavi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Scontrone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777. Vedi tav. XLV bis.
Selvetelle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498.
Serino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1594 e 1625. Vedi tav. V e XXVIII.
Serra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Serramezzana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1625. Vedi tav. XXIV.
Serrastretta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605.
Serra di Tortorella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XVII.
Sicignano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1438 e 1495 e 1678. Vedi tav. XXIII e XXVI.
Sirignano. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXXVI.
Solbiate, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV.
Solopaca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1332. Vedi tav. VIII.
Somma. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1347, 1350, 1433 e 1591. Vedi tavv. XXII, V, XI.
Soplessano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLI.
Sopreardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530.
Spiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Spettino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Starza di Somma. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1778. Vedi tav. XI.
Statto, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. (L)-IV.
Stefanoconi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1710. Vedi tav. XXVII.
Strada Grimaldi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Striano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1767. Vedi tav. XXXIII.
Taurasi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Tavernola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Taviano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLV bis.
Telese. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. VIII.
Terraloggia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. X.
Terranova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. IV.
Tiriolo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1542. Vedi tav. IV.
Tocco. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1363 e 1585. Vedi tavv. XLIV e XLVIII.
Toccanisi. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1473 e 1585. Vedi tavv. XLIV e XLV.
Tofara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Toppoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Torchiarolo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1726. Vedi tav. XI.
Torella (Irpina). – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1442 e 1551. Vedi tavv. IV e XLI.
Torella di Carifi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Torella (Sannita). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Torrebruna. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Torrecuso. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Torre di Padula. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1334. Vedi tav. XXI.
Torre di Abruzzo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1464. Vedi tav. XXVIII.
Torre del Greco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Torre dell’Isola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1690. Vedi tav. XXXIII.
Torre di Pagliara. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XLIV.
Torre di Zeppa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Torrenuova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1637. Vedi tav. XLVIII.
Torrepalazzo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Torrioni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1433. Vedi tav. XLIV.
Torsito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Tortorella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. XVII.
Traina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1802. Vedi tav. XXIX.
Tre-Chiese. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XVII.
Tremulo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Trentinara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1601. Vedi tav. IV.
Trentola. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1567 e 1623. Vedi tav. XXXVIIIe XLIV.
Trocchia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1308, 1350 e 1433. Vedi tav. XX.
Troiani. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. V.
Tufo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Turi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XVII.
Turtura. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1522. Vedi tav. XXIV.
Ugento. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Vacri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Valle (di Pompei). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1327. Vedi tav. XXII.
Valle Siciliana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1514. Vedi tav. XLVIII.
Valvano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XXIII.
Venafro. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1744 e 1785. Vedi tavv. VI e XLVI.
Venosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. XLI.
Venticane. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXIII.
Verghera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. (L)-IV.
Vico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. VIII.
Vietri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1703. Vedi tav. XX.
Villa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1468. Vedi tav. XXX.
Villa (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Villa Barrea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777.
Villamaina. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441, 1442 e 1549. Vedi tavv. XLI, XLVI e XXXVII.
Villanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXVIII.
Villanueva des la Torres, in Spagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. XI.
Vitry aux Loges, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis.
Volturara (Irpina). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1589. Vedi tav. XLIX.
Volturino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLIX.
a - b - c - d - f - g - i - l - m - n - o - p- r - s - t - u - v
Abetina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1609. Vedi tav. XXVI. || Presumo che questa località sia quella con questo nome attestata nel comune di Ruoti, in provincia di Potenza. Esiste un’altra località di nome Abetina ma in Abruzzo. Trascrivo i dati storici, desunti dal sito ufficiale del comune di Ruoti: «Il paese di Ruoti è situato su di un'altura, dominante il corso della fiumara di Avigliano. Le sue origini sono remote e probabilmente risalgono al VI sec. A.C., quando il centro fu edificato lungo un'antica rete stradale che collegava Metaponto con la valle del Sele. Ruoti fu una roccaforte lombarda appartenente alla Contea di Conza e successivamente fu ceduta dai Normanni alla Contea di Conversano. Nel feudo si susseguirono vari signori e nel periodo angioino vi dominarono prima i Sanseverino e poi i Ferillo di Muro. Nel 1511 accolse anche una colonia di profughi albanesi. Nel 1583 fu dominata dai Caracciolo, ed è proprio in quel periodo che Ruoti ottenne gli Statuti Cittadini. Infine il centro appartenne ai Capece Minulto e poi ai Ruffo di Bagnara. Per le vie del centro storico si possono ammirare pregevoli portali di antichi palazzi. Di interesse artistico è la Chiesa Madre di San Nicola, nel cui interno sono conservati una tela del 1500 raffigurante la Madonna del Rosario, alcune tele settecentesche raffiguranti la Madonna e i Santi opere del pittore Gian Lorenzo Cardone ed una statua lignea di San Nicola del XIV sec. La cupola e le mura perimetrali della struttura, terminati nel 1805, si attribuiscono ad un discepolo del Vanvitelli. Nelle vicinanze del paese è situata l'Abetina di Ruoti, segnalata dalla Società Botanica Italiana per la presenza dell'abete bianco ormai diventato una specie rara. Nel territorio, oltre agli allevamenti degli ovini e caprini, dal cui latte si ricavano ottimi formaggi, sono molto diffuse le colture cerealicole. Origine attestata Il rinvenimento, nel centro abitato, di resti di mura preromane costituite da pietre calcaree di forma omogenea e il ritrovamento, in località Fontana Bona, di una stipe di votiva facente parte di un santuario dedicate ad una divinità campestre datano la prima presenza di popolazioni Osco-Sabelle nel sito intorno al V-IV secolo a.C.» (Fonte).
Abriola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1700. Vedi tav. XX bis. || «Non ci sono testimonianze certe sulle origini della città le uniche certezze di un insediamento si hanno intorno al IX secolo quando i Saraceni, dopo l'occupazione di Conza nel 872, si spinsero fino in Lucania e ad Abriola fondarono una munita cittadella fortificata a presidio della vallata della Fiumara di Anzi. Proprietario di Abriola divenne il saraceno Bomar, signore di Pietrapertosa, Nel 907, la città fu ceduta al longobardo Sirifo. In quest’epoca nasce il toponimo di Abriola, derivante da Briola, “luogo di caccia di un conte longobardo”. Questa interpretazione etimologica è confermata dall'arma, “rappresentata d'azzurro ad una quercia munita sulla vetta di mezzo di un monte di tre cime, attraversata da un cinghiale”. Nel XII secolo divenne feudo all'interno del Principato di Taranto. Nel corso dei secoli successivi il feudo appartenne a molti casati, tra cui quello dei D'Orange, dei Di Sangro, dei Caracciolo ed infine dei Federici. Nel 1809 il borgo divenne scenario di uno dei più efferati episodi di brigantaggio che la storia ricordi: lo sterminio della intera famiglia del barone Federici, per opera di una delle più temute bande di briganti dell'epoca, capitanata da Rocco Buonomo detto Scozzettino. L'orografia dei luoghi e la presenza di folti boschi rendevano il territorio intorno ad Abriola, ideale per le scorrerie di briganti, tra cui si ricorda Antonio Locaso, nativo della città. Un personaggio illustre è il pittore Giovanni Todisco vissuto tra il 1500-1600. Oggi Abriola è una ridente cittadina turistica poiché a pochi chilometri dall'abitato in località “Piana del Lago” piste da sci per gli amanti degli sport invernali». (Fonte: Wikipedia).
Accadia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1640. Vedi tav. XLVI.
Acigliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Acquamena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Acquara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Acquaviva. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Afragola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1726. Vedi tav. XLIII.
Agnone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Agropoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1598 e 1768. Vedi tavv. IV e XVII bis.
Aiello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XV.
Airola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1575. Vedi tav. XV.
Alanno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1653. Vedi tav. XXI.
Altimeo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1353. Vedi tav. XXVIII.
Altomonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Amorosi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1593. Vedi tav. XLV.
Andraone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1653. Vedi tav. XXVIII.
Andrano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1734. Vedi tav. XXXIII.
Andretta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Anogia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1371. Vedi tav. X.
Anoja. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Antessano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596 - Vedi tav. V.
Arena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1694. Vedi tav. XXVII.
Armatera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Arnate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Questa località si trovava fuori dell’antico regno di Napoli. Vedi tav. IV.
Arnesano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXI.
Arpaia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XV.
Ascoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. XLI bis.
Atella. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1441, 1618, 1647, 1787. Vedi tavv. VII, XXXVII, XLI.
Atena. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1571. Vedi tav. IV.
Atripalda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. IV.
Avellino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1418, 1581. Vedi tavv. IV, LI.
Avigliano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1530, 1541, 1549. Vedi tavv. IV, XXVI, XL.
Badolato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV. || «Badolato è un comune di 3.315 abitanti della provincia di Catanzaro. In pieno sviluppo la frazione di Badolato Marina che accoglie flussi turistici sempre più consistenti. Questa località è anche famosa in quanto spesso nominata nel corso degli sketch del comico milanese Giancarlo Kalabrugovic» (Fonte: Wikipedia). Ha però uun borgo antico al quale è dedicato un sito ben costruito, cui si accede cliccando sul link. «A 30 km da Catanzaro, sulla costa jonica calabrese, adagiato su una collina a 240 metri dal livello del mare, sorge Badolato, il suggestivo borgo medievale caratterizzato da un impianto bizantino con numerose chiese disposte a forma di croce latina, e con molti vicoli caratteristici» (Fonte).
Bagnara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1569. Vedi tav. XLVIII. || «Bagnara Calabra è un comune di 10.810 abitanti della provincia di Reggio Calabria. Centro della Costa Viola, posta in fondo ad un’ampia insenatura tra le colline che scivolano a strapiombo sul mare, gode di una splendida quanto peculiare posizione geografica, incastonata a guisa di anfiteatro in un semicerchio collinare, coltivato a vigneti, Bagnara Calabra si specchia sulle acque del basso Tirreno, con la visione ammaliante dello Stretto di Messina, dello Stromboli e delle isole vaganti di Eolo, che ne fanno allo sguardo del visitatore uno dei panorami più incantevoli d'Italia, secondo la descrizione di Eduard Lear, datata 1847. Il primo nucleo abitato di cui conserviamo sicura testimonianza storica nasce intorno al 1085, con la fondazione dell’Abbazia di Santa Maria e i XII Apostoli ad opera del conte Ruggero d’Altavilla ed in breve tempo acquisisce un ruolo di primo piano nelle vicende politiche e religiose meridionali. Ipotesi storiche tendono a far risalire le origini di Bagnara al periodo Fenicio nel VIII secolo a.C.» (Tratto da Wikipedia).
Bagnoli (Irpino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Baiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II.
Balvano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1549. Vedi tav. XXVI.
Baragiano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1438 e 1595. Vedi tavv. IV-XXIII.
Barbuti. Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Barile. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. VII.
Barisciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1550. Vedi tav. XXXIII.
Barletta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1526. Vedi tav. XV.
Baronissi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Baselice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Belcastro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1680. Vedi tav. XX.
Bella. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1422 e 1595. Vedi tav. IV.
Bellizzi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1581. Vedi tav. IV.
Belmonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Belrisguardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1702. Vedi tav. XXXIIIbis.
Belvedere. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1350. Vedi tav. XVII.
Biccari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1526. Vedi tav. XV.
Binetto. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1540 e 1592. Vedi tav. XXVI.
Bisentino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1476. Vedi tav. XLII.
Boitello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Boladello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV. La località si trova fuori dai confini dell’antico regno di Napoli.
Brancaleone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1480. Vedi tav. XXII.
Brie-conte-Robert. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. La località di trovava in Francia.
Brienza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1428. Vedi tav. XXIII.
Bucchianico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1518. Vedi tav. XXIX. || «Bucchianico, centro urbano in provincia di Chieti, di circa 5.000 abitanti. Il territorio comunale che si estende per circa 38,05 kmq è facilmente raggiungibile sia da Chieti, mediante la SS. 81 che ricalca il tracciato dell’antica strada Regia Marrucina, sia da Pescara. Inoltre, in passato, un’altra importante via di comunicazione attraversava il territorio comunale: il Tratturo Regio che, collegando L’Aquila a Foggia, dopo aver attraversato il territorio di Chieti (Brecciarola), incontrava il territorio comunale di Bucchianico nei pressi della Madonna del Carmine per dirigersi poi verso Villamagna. Al prezioso Memoratorium dell’abate casauriense Giovanni di Berardo dobbiamo la prima citazione nota del toponimo di Bucchianico: infatti, nell’874, fra i vari possedimenti di S. Liberatore a Maiella, sono citate anche le chiese di S. Eleuterio e di S. Paolo in pertinentia de Boclanico. Oltre a questa denominazione, però, nulla sappiamo sulle cause generatrici del centro storico di Bucchianico, se non che la scelta della sua localizzazione potrebbe essere stata dettata dalle stesse esigenze difensive che caratterizzarono la formazione di gran parte dei nuclei urbani del chietino a cominciare dal X secolo in poi. Questa iniziale aggregazione spontanea, probabilmente collocata sul versante sud orientale e sul crinale del colle, fu trasformata tra il 979 ed il 1016 in un oppidum, una struttura urbana più organizzata e difesa da mura, da Tresidio, grande proprietario terriero che, godendo dell’appoggio dell’abbazia di S. Liberatore a Maiella, si distinse nel territorio per la sua politica di incastellamento diffuso. A questo oppidum si aggiunse sul colle, a cominciare dal 1034, la costruzione, piuttosto tardiva, di un monastero benedettino voluto dall’abate di S. Liberatore e realizzato da S. Aldemario da Capua: il monastero di S. Maria Maggiore (attuale S. Urbano) che venne edificato lungo la predetta strada di crinale, ma in una posizione dominante verso nord est, ed intorno al quale si formò in pochi anni un secondo nucleo abitativo. Pertanto possiamo concludere che sia il conte Tresidio che S. Aldemario di Capua possono, a vario titolo, essere definiti i fondatori di due nuclei urbani distinti e politicamente indipendenti, ma basilari per la conformazione dell’attuale struttura urbana di Bucchianico. Durante il XIII secolo, la politica antifeudale di Federico II e di Carlo d’Angiò comportò l’ampliamento dei nuclei urbani più importanti a scapito degli aggregati rurali e tale incremento demografico favorì a Bucchianico la fusione dei due preesistenti nuclei in un’unica struttura che si sviluppò lungo la strada di crinale raggiungendo l’attuale conformazione a fuso. La tendenza generale alla concentrazione per scopi difensivi, che connotò tutto il Medioevo, venne soddisfatta, anche a Bucchianico, con la realizzazione di una cinta muraria provvista di torri, forse realizzata tra il XIII ed il XIV secolo che distinse definitivamente quel profilo urbano compatto che ancora oggi connota il centro storico del paese dalla campagna circostante. Frattanto le mutate condizioni politiche portarono anche un piccolo centro come Bucchianico al rinvigorirsi dell’autonomia locale che si esplicitò nella realizzazione di un nuovo palazzo per l’Università tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, ed il luogo scelto per tale costruzione fu, come da prassi, la piazza principale, denominata Platea Magna. In particolare la realizzazione del cosiddetto Ridotto, inteso come ampia sala per le riunioni del popolo, costruito a ridosso del fianco meridionale della preesistente chiesa di S. Michele Arcangelo, completò la singolare polifunzionalità raccolta in uno stesso edificio destinato contemporaneamente a funzione commerciale (botteghe a piano terra e portico), religiosa (chiesa di S. Michele Arcangelo al primo piano) e politica (aula al primo piano addossata alla chiesa). La fedeltà alla regina Giovanna II che, durante la guerra tra Angioini e Durazzesi fu assicurata anche da Bucchianico, diede la forza agli abitanti di resistere valorosamente all’assedio che, nel 1438, venne sferrato al paese dallo stesso Alfonso d’Aragona. Per gratitudine alla dimostrazione di fedeltà alla corona, il re Renato d’Angiò, con diploma del 14 ottobre 1438, elargì all’Università il privilegio del perpetuo demanio; ma la libertà durò poco poiché, dopo la perdita della guerra da parte dei Francesi, alla città di Chieti furono confermati tutti gli antichi privilegi e l’aggiunta di nuove terre sottratte anche al territorio di Bucchianico. Nel 1518 Bucchianico fu acquistata dalla famiglia Caracciolo del ramo dei Santo Buono (o anche di San Buono o Santobuono), dopo essere passato tra le mani di vari possessori. Infatti, sotto il dominio di Carlo V, la Regia Camera vendette a Marino II Caracciolo la terra di Bucchianico ed inoltre, il futuro Imperatore, il 2 febbraio del 1518 gli concesse anche il titolo di marchese di questa terra. Nella seconda metà del XVI secolo, la struttura urbana di Bucchianico, ormai già ben delineata, negli atti notarili veniva distinta in terzieri: Pizzoli sul versante meridionale, Castellara sul versante nord orientale ed infine di Mezzo, il più importante perché comprendente la platea Magna (attuale piazza Roma). L’evento che influì maggiormente sulla trasformazione della principale piazza di Bucchianico fu la realizzazione del palazzo marchesale che probabilmente risale al tempo di Giovanni Antonio II, tra il 1543 ed il 1584. La realizzazione del palazzo, che quasi certamente sostituì precedenti costruzioni che chiudevano il terziere di Mezzo verso sud ovest, costituì un importante ampliamento scenografico dello spazio pubblico: infatti l’edificio venne concepito come un’ampia quinta che facesse da sfondo prospettico all’antistante piazza trapezioidale. Il palazzo marchesale, con la sua imponente volumetria compatta, da subito si impose sul minuto tessuto edilizio contadino di cui era costituito il paese, manifestando esplicitamente il mutato potere politico. Un ulteriore importante evento che connotò la vita di Bucchianico in questo secolo fu la nascita, il 25 maggio del 1550 nella residenza paterna posta nel terziere Pizzoli e tuttora esistente, di S. Camillo de Lellis, fondatore, nel 1583, dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani). Nel 1604 fu proprio Camillo, su insistente invito dell’Università di Bucchianico, a decidere di realizzare nella sua città natia un convento per l’Ordine appena costituito. Dai numerosi testimoni chiamati in causa nel processo di beatificazione del santo, sappiamo che, per l’edificazione del convento, che terminò nel 1615, furono portati a Bucchianico sette muratori da Roma, inoltre l’edificio, progettato probabilmente da Francesco e Orazio Torriani di Roma, e realizzato in mattoni con cantonali in blocchi lapidei, richiama, sia nella tipologia che nel disegno del portale, la residenza dei feudatari del centro abitato. Un evento politico agli inizi dell’Ottocento ebbe importanti risvolti sulle funzioni pubbliche accolte dalla piazza: la politica murattiana, caratterizzata da una lotta ai privilegi feudali ed ecclesiastici, sfociò in una serie di decreti con cui si sopprimevano numerosi enti ecclesiastici e si privatizzavano i rispettivi possedimenti immobiliari e ciò causò nel 1809 la cessione del convento dei Camilliani e di quello dei Francescani al Comune. Ma se già nel 1819 ai padri Camilliani fu restituito interamente l’uso del convento, gli uffici comunali ed alcune aule scolastiche, invece, vennero trasferiti nel vicino ex convento dei Minori Conventuali, insieme al trasferimento della sede parrocchiale dalla cadente chiesa di S. Angelo alla più ampia chiesa di S. Francesco. II 2 agosto del 1806 fu emanata la legge abrogativa dei feudi ed ormai il grande potere dei Caracciolo aveva vita breve. Anche se dopo la morte di Murat tornò sul trono Ferdinando I con il titolo di Re delle Due Sicilie, restaurando gli antichi titoli, tra il 1810 ed il 1815, l’antico feudo si disgregò sotto la pressione delle nuove Istituzioni, lasciando alla famiglia solo una titolarità simbolica. La povertà diffusa che colpì tutta l’Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale produsse i suoi effetti anche a Bucchianico: il borgo tra il 1950 ed il 1960 vide ridursi ad un terzo la popolazione a causa del forte flusso migratorio, soprattutto di forze giovani, che lasciava al centro ben poche speranze per una possibile ripresa economica. Invece attualmente Bucchianico presenta una forte e capillare urbanizzazione della campagna ma anche un consistente sviluppo urbanistico del centro. Nel XVIII secolo a Bucchianico si realizzò una svolta nella gestione della vita pubblica, fino a quel momento amministrata solo dalla Curia Marchionale: approfittando dello spostamento degli interessi della famiglia Caracciolo, alcune famiglie borghesi locali iniziarono ad accrescere il proprio patrimonio mediante lo sfruttamento agricolo dei possedimenti terrieri e di conseguenza aumentarono il controllo sulla gestione economica dell’Università. La più esplicita manifestazione di questa nuova classe dominante si ebbe mediante la trasformazione di interi isolati medievali in sontuose residenze che vennero dislocate in quei siti del tessuto urbano ritenuti più centrali e rappresentativi: via di Mezzo e platea Magna. Il benessere economico raggiunto dalle nuove classi, basato prevalentemente sull’attività agricola, comportò l’esigenza di coniugare in un unico edificio sia la rappresentatività della famiglia, che la presenza di spazi da adibire alla principale attività lavorativa: lo sfruttamento dei raccolti. Pertanto il piano terreno o seminterrato dei palazzi fu destinato a cantine, magazzini, frantoi ed in alcuni casi provvisto di cisterna per la raccolta delle acque piovane» (Fonte).
Buccino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1472. Vedi tav. XXIV.
Buonalbergo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Burrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Busso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1612. Vedi tav. XXXI.
Caccavone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII. Ne furono Feudatari: Carlo I Carrafa; Bartolomeo I Carrafa; Nicola Carrafa; Adriano Carrafa; Bartolomeo II Carrafa; Carlo II Carrafa, quindi nuovamente Bartolomeo II Carrafa; Bartolomeo III Carrafa (non immesso nel possesso); ||
Dal 1921 il nome di questa località è stato mutato con delibera comunale in Poggio Sannita e quindi definitivamente sancito con regio decreto nel 1922. Nell’accezione odierna il nome aveva assunto un significato turpe che si prestava al riso e al dileggio, ma l’etimologia greca starebbe a significare il luogo dove si producevano determinati recipienti detti kakkabé. La località si trovava inserita nel sistema dei tratturi, cioè le vie della transumanza percorse lungo il dorsale appenninico in Abruzzo, Puglia, Molise. Dalla rete ricaviamo questa agile sintesi storica del feudo di Caccavone: «La prima menzione del territorio di Caccavone si ha quando i principi Longobardi Landolfo e Pandolfo concedono al Conte Randoisio o Radoisio, figlio del Conte Berardo, intorno al 740 d. c. il teritorio di Caccavone. Intorno all’anno 1070, tra i baroni del Regno di Napoli, nell’elenco di coloro che, sotto gli auspici di Guglielmo il Buono, normanno, erano stati chiamati alla crociata in Terra Santa, figura Raul de Petra, investito da Ugone, figlio di Atto, feudatario di Caccavone. Nell’epoca Angioina, troviamo Paolo de Giga, soldato, investito del titolo di Barone di Caccavone, da Carlo I d’Angiò, intorno al 1269. Stefano di Agnone, unificando i castelli di Agnone e Caccavone, succedette a Paolo de Giga, e così nel 1291 gli successe Rolando Gisulfo, che tenne unificati i due possedimenti. Tommaso di Trogisio (Troise), e la sua vedova Francesca di Celano, governarono il territorio di Caccavone, con quello di Pizzone, di San Mauro e San Leucio intorno al 1335. Carlo I Caracciolo, detto Carrafa, nel 1381, sotto il regno di Carlo III di Durazzo, oltre ai possedimenti di San Leucio, San Mauro, Staffoli, Poste, Civitella, Capracotta, Rocca de Ulmeto, Castelluccio e Santa Lucia, ottenne anche il possedimento di Caccavone. Il possesso gli fu confermato da Roberto di Artois e da Giovanna, duchessa di Durazzo. Questo possesso fu confermato anche dalla regina Giovanna II nel 1415. In epoca aragonese, Re Ferdinando I d’Aragona confermò nel 1461 a Bartolomeo I Carrafa, figlio di Carlo I, i possedimenti di Caccavone e di San Cataldo, compresi i diritti sugli uomini e il diritto di patronato delle Chiese. Nel 1471 troviamo come feudatario di Caccavone il figlio di Bartolomeo I Carrafa, Nicola, che viene confermato da Ferdinando I nel possesso. Alla sua morte, Caccavone passò sotto il controllo del fratello Adriano Carrafa, investito in questo possesso dallo stesso re l’8 marzo 1484. Ma la sopravvenuta morte di Adriano, portò alla concessione del feudo di Caccavone al figlio Bartolomeo II. Così nel 1491, il Re, accogliendo la donazione fatta da Bartolomeo II, immette il di lui figlio Carlo II Carrafa nel possesso di Caccavone. Ma già nel 1494, per la sopravvenuta morte di Carlo II, il territorio di Caccavone ritorna, con il benestare di Alfonso II, nelle mani di Bartolomeo II. Così il 14 dicembre 1514, in pieno periodo spagnolo, il vicerè di Napoli acconsentiva alla donazione di Bartolomeo II del territorio di Pietrabbondante e Caccavone al nipote Bartolomeo III, ma questa non ebbe luogo, giacchè Bartolomeo II e suo figlio Adriano vendettero l’8 gennaio 1515 il feudo di Pietrabbondante e Caccavone a Salvitto di Carfagna di Capracotta, per 4300 ducati. Il 5 giugno 1517, Salvitto Carfagna vendette nuovamente ad Alfonso de Raho i due feudi, per soli 1875 ducati. Alfonso de Raho, forse il più illustre Signore di Caccavone, era figlio di Antonio de Raho, consigliere del re spagnolo Ferdinando II, detto il cattolico, e di una certa Diana Piscitelli. Trascorse la sua giovinezza a Napoli, e dopo la morte del padre, avvenuta il 20 maggio 1504, divenne Signore di Montorio dei Frentani. Sposò Laura Carafa, figlia di Bartolomeo, già feudatario di Caccavone, Signore di Forli del Sannio. Nel 1527 passò alle cronache con il titolo di Marchese di Caccavone per aver saccheggiato, insieme ad Ascanio Colonna, Roma, e aver costretto Papa Clemente VII a Castel Sant’Angelo. Morì a Napoli il 17 luglio 1546. Nel 1533 Alfonso de Raho dona al secondogenito Ferrante i due feudi, che mantiene fino alla sua morte, avvenuta il 12 febbraio 1587. Gli succede il figlio Giovan Battista de Raho, a cui nel 1592 succede il figlio Alfonso II de Raho, con tutrice Beatrice della Castagna. Beatrice, figlia di Giovanni Andrea della Castagna, Conte di Sessano, e di Caterina Sciapica, amministrò le terre di Caccavone con una certa severità, insieme al feudo di Pietrabbondante, apportando ai due feudi notevoli miglioramenti. Soggiornò in Caccavone per lunghi periodi. Morto Alfono II nel 1602, gli succede Giovan Battista II de Raho, con tutrice la madre Porfilia Mazzacane. Questa concede il 3 ottobre 1614 per nove anni in beneficio il feudo di Caccavone e Pietrabbondante a Tommaso Marchesano, sposo di sua figlia Laura de Raho. A causa di guai economici, l’11 marzo 1622 Giovan Battista II de Raho fu costretto a vendere Pietrabbondante e Caccavone al Barone Donato Marchesano. Riavuto il feudo di lì a poco, il 2 giugno 1633 lo stesso Giovan Battista II de Raho vendeva Caccavone e Macchiabovina al Barone Santo de Santis. Il 21 ottobre 1639 succedeva nel feudo il nipote Francesco de Santis, a cui, il 16 agosto 1643, successe il figlio Giuseppe, quindi Francesco II e Vincenzo De Santis, ma la terra fu confiscata dal Regio Governo e riacquistata nel 1655 da Vincenzo Petra, duca di Vastogirardi. Vincenzo Petra assunse quindi il titolo di Duca di Vastogirardi e Marchese di Caccavone, fino alla sua morte, avvenuta il 3 febbraio 1659. Gli successe il figlio Carlo Petra, che estinse i debiti precedenti, e governò fino al 1704. Gli successe il figlio Nicola Petra, che costruì la Chiesa di Santa Vittoria nel 1725, e si fece seppellire nella Chiesa stessa. Il 24 gennaio 1741 il duca e marchese Nicola Petra si ritirava e immetteva nel possesso il figlio Giuseppe Maria Petra, nato in Caccavone. Questi nel 1761 restaurava il Palazzo Ducale. Nel 1782 gli succedeva il fratello Vincenzo II Petra. Nel 1806 a Vincenzo II Petra subentrò il figlio Carlo II Petra, che fu ultimo feudatario di Caccavone, in quanto Gioacchino Murat, re di Napoli, abolì in quello stesso anno i diritti feudali, lasciando inalterati i titoli. Carlo II, ultimo feudatario, ebbe due figli: Raffaele, Duca di Vastogirardi e Marchese di Caccavone e Francesco. Raffaele Petra, in modo particolare, coltivò le lettere : a Napoli divenne famoso, per le sue arguzie, usando il titolo di Marchese di Caccavone. Di orientamento liberale, collaborò al giornale “Il Caffè del Molo”, di stile satirico umoristico. Elenco dei feudatari di Caccavone: Conte Randisio o Randoisio; Conte Ugone; Raul de Petra; Paolo de Giga; Stefano di Agnone; Rolando Gisulfo; Tommaso di Trogisio (Troise); Carlo I Carrafa; Bartolomeo I Carrafa; Nicola Carrafa; Adriano Carrafa; Bartolomeo II Carrafa; Carlo II Carrafa, quindi nuovamente Bartolomeo II Carrafa; Bartolomeo III Carrafa (non immesso nel possesso); Salvitto di Carfagna (acquirente); Alfonso de Raho (acquirente); Ferrante de Raho; Giovan Battista de Raho; Alfonso II de Raho (tutrice Beatrice della Castagna); Giovan Battista II de Raho (tutrice Porfilia Mazzacane); Tommaso Marchesano (usufruttuario); Donato Marchesano (acquirente); Giovan Battista II de Raho (acquirente); Santo de Santis (acquirente); Francesco de Santis; Giuseppe de Santis; Francesco II e Vincenzo de Santis; Vincenzo Petra, duca di Vastogirardi (acquirente); Carlo Petra; Nicola Petra; Giuseppe Maria Petra; Vincenzo II Petra; Carlo II Petra (ultimo feudatario)» (Fonte).
Caggiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XXIII.
Cagnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352. Vedi tav. II.
Calcasacco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Caleno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXXVIII.
Calitri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. XLI bis.
Calvanico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Calvello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414 e 1418. Vedi tavv. XL e XLI.
Calvita. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555 e sito fuori dell’antico regno di Napoli. Vedi tav. IX.
Calvizzano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Camarda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Camerota. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXII.
Campagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Campello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1363. Vedi tav. II. La località è fuori dell’antico regno di Napoli.
Campochiaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300. Vedi tav. I.
Campora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1648. Vedi tav. XLIX.
Canale. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Cancellara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. IV.
Candela. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1496. Vedi tavv. XLI e XLI bis.
Candelaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Candida. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418 e 1596. Vedi tavv. XLI e VI.
Cannicchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. XLVIII.
Capistrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 13oo. Vedi tav. I.
Caposele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. XLI bis.
Capracotta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Caprecano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Capriglia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1455 e 1618. Vedi tavv. V e XLVI.
Capua. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. XLI.
Carbonara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352, 1523 e 1584. Vedi tavv. II, XXXIV, XLII.
Cardito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXII.
Carifi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Carinola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1586. Vedi tav. XIV.
Carpenito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Carpineto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1640. Vedi tav. XXVIII.
Carratù. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
Cardano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. V.
Carunchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Casacalenda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Casalbore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Casalduni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1400 e 1420. Vedi tavv. II e XVII.
Casalguida. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Casalicchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1618. Vedi tav. XXXVII.
Casalnuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1572. Vedi tav. VIII.
Casalvieri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300.
Casanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1309, 1487 e 1527. Vedi tavv. I, VIII e XXXV.
Casapulla. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1435. Vedi tav. VIII.
Casarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Casaranello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Casavatore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. || «In un processo della famiglia Del Giudice, il de Lellis trovò che gli eredi del quondam Landulfo Caracciolo possedevano terre presso Casavatore, come leggevasi in un documento dei primi anni del XII secolo, del tempo cioè, dell’imperatore Giovanni Porfirogenito» (Tav. I).
Cascina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530.
Casoincino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Casolla S. Adiutore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. XLVIII.
Caspoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1836. Vedi tav. XXXVII.
Castagneto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1695. Vedi tav. XXXVIII bis.
Castelbaronia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Castelfranci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II.
Castelfranco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Castelguidone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1637. Vedi tavv. XLVI e XXVIII.
Castellabate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1646. Vedi tav. XIII.
Castellairola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1449. Vedi tav. XXXVIII.
Castellamare. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1437. Vedi tav. III.
Castellana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530, 1542, 1586. Vedi tavv. XVII, XVIII e XLIV.
Castellaneta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1520. Vedi tav. XXII.
Castellarquato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV. Località sita fuori dai confini dell’antico regno di Napoli.
Castellone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303 e 1802. Vedi tavv. XII e XXIX.
Castelluccia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1398, 1570 e 1755. Vedi tavv. XV, XXII e XXXIV.
Castelluccio (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Castelluccio dei Sauri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1525. Vedi tav. XXXVIII.
Castelnuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1689. Vedi tav. XXXIII bis.
Castelnuovo della Badia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1567. Vedi tav. XXXV.
Castelpoto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532. Vedi tav. VIII.
Castelrosso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Castel S. Giovanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Castelvetere. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Castiglione Cerreto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Castronuovo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1706. Vedi tav. XIX.
Castropignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Cedrate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV. Località sita fuori dell’antico regno di Napoli.
Celenza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441, 1468. Vedi tavv. XXXVIII, XXX.
Cella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1720. Vedi tav. XXXIII.
Cellamare. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1786. Vedi tav. XXXIX.
Celle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1570. Vedi tav. XV.
Cerignola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418, 1442. Vedi tavv. XLI, XLII.
Cerzapiccola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1618. Vedi tav. XXXVIII.
Cesano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1298. Vedi tav. XXI.
Cesinoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Chateau-neuf sur Loire. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Località sita in Francia.
Chiatani. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1472. Vedi tav. XXIV.
Chieti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXXVIII.
Chiusano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Cinquefrondi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1365. Vedi tav. X.
Cirifalco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1551. Vedi tav. IV.
Cisterna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Civita del Conte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Civitanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXXIX.
Civitella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1584. Vedi tav. XLVIII.
Collalto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1706. Vedi tav. XXIX. Località sita fuori dell’antico regno di Napoli.
Collalto (Molise). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Collepietra (poi S. Angelo). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1689. Vedi tav. XXXIII bis.
Collerotondo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Conca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1419. Vedi tav. XXXV.
Contursi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427 e 1553. Vedi tavv. XXIV e XLI.
Corato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1476. Vedi tav. XLII.
Corticelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Cosentino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771. Vedi tav. XXV bis.
Costa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Cotronei. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1680. Vedi tav. XX.
Craco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1503. Vedi tav. XXXII.
Cruscia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555. Vedi tav. IX.
Cugnoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Cursi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1785. Vedi tav. XXV bis.
Curtari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Diano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1573. Vedi tav. IV.
Dogana nuova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. XV.
Dogana vecchia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. VIII.
Faito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1570. Vedi tav. XV.
Falcone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1506. Vedi tav. VIII.
Fermo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav.IX. Si trovava fuori dell’antico regno di Napoli.
Feroleto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Ferrari. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Filetto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Finocchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Fisciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Fiscaroli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Fiumefreddo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Flumeri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Fontanafusa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1525. Vedi tav. XXXV.
Fontanarosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Fontanelle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Forchia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1608. Vedi tav. XVI.
Foresta di Chiaiara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1768. Vedi tav. XVII bis.
Forino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1608. Vedi tav. XVI.
Foroli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1463. Vedi tav. XLIV.
Fossacieca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1271. Vedi tav. XXI.
Fraine. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. V.
Frainella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Frigento. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418 e 1420. Vedi tavv. XLI e XLI bis.
Frisa Grandinaria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441 e 1618. Vedi tavv. XXVIII e XXXIV.
Fusaro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Gagliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771. Vedi tavv. XXV bis e XXII.
Gaiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Galatro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Galdo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1551. Vedi tav. XXVI.
Galdone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1617. Vedi tav. V.
Gambatesa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Gerace. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Gesualdo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1520 e 1775. Vedi tavv. VII e XLI bis.
Ginestra. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420, 1579 e 1585. Vedi tav. XXXV.
Gioia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1464. Vedi tav. XXVIII.
Gioiosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1641. Vedi tav. XXVII.
Giovanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Giuncano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1601. Vedi tav. IV.
Grotta castagnara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1445. Vedi tav. XLVI.
Grottaglie. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1785. Vedi tav. XXV bis.
Grotteria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1376. Vedi tav. X.
Grottole. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLV.
Guardia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1548. Vedi tav. XXXIV.
Guardiabruna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Guardiagrele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1647. Vedi tav. XXVIII.
Guastine. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1509. Vedi tav. XXXI.
Guelago. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. VIa. La località si trova in Spagna.
Guglionisi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Ischia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420 e 1795. Vedi tavv. XLI e XXXIX.
Laconia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1605. Vedi tavv. VIII e XXIX.
Lagonegro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Lagopesole. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1420 e 1441.
Lancusi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Lanzara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Latiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXVIII bis.
Latronico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLV.
Lauriano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1558. Vedi tav. XL.
Lavello. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1501 e 1676. Vedi tavv. VIII e XL.
Leoni (Lioni). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLII.
Leonessa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Locorotondo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1645. Vedi tavv. XIII e XXVII.
Lombardi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Loritello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1540. Vedi tav. XV.
Luciante. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1640 e 1711. Vedi tavv. XIII e XXVII.
Luparia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Lusciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1522. Vedi tav. XXIV.
Macchiagodena. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1564 e 1585. Vedi tavv. XXIV e XLII.
Maddaloni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1415. Vedi tav. X.
Maida. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1605. Vedi tavv. VII e XXXIX.
Malicalzati (o manocalzati in P.U.). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Mandia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XVI.
Marano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1704. Vedi tav. XXXIII bis.
Marcello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Marucoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXIII.
Marsicotevere. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1427, 1445, 1468. Vedi tav. XXIII, XXXII, XLI.
Martigues. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Si trova in Francia.
Martina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXIX.
Massa di Somma. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1456. Vedi tav. XXIII.
Masserata. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Melfi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1426. Vedi tav. XLI.
Melito. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1593, 1594, 1876. Vedi tav. XXVIII.
Melissano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLV bis.
Mercato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Mesagne. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXXVIII bis.
Migliano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Minervino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1501. Vedi tav. XLII.
Mirabella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXVI.
Miranda. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1655 e 1785. Vedi tavv. VI e XV.
Misuraca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1500. Vedi tav. XVII.
Molpa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1308. Vedi tav. XXIII.
Montalto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1737. Vedi tav. XXXVI.
Montanara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1483. Vedi tav. XXXVIII.
Montaperto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Montaquila. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1567 e 1785. Vedi tav. VI e XXXV.
Montebarbato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. VI.
Montecalvo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XVII.
Montedurso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1569. Vedi tav. XLVIII.
Montefalcone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1272. Vedi tav. XLIV.
Montefredano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1723. Vedi tav. VI.
Montefrio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. XI. Si trova in Spagna.
Montefusco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1545. Vedi tav. VI.
Montegerfone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Montelopiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1583. Vedi tav. XXX.
Monteleone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1417. Vedi tav. III.
Montelupo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XVII.
Montemarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1254. Vedi tav. II. || Era di Montemarano la contessa Marotta, sposa di Riccardo Caracciolo detto “Rosso”, che fu capostipite dei Caracciolo Rossi. Marotta era figlia ed erede di Landolfo Conte di Monterano. Riccardo acquisì per matrimonio il titolo e il feudo di Conte di Monterarano che trasmise ai suoi eredi. Il comune di Montemarano si trova oggi in provincia di Avellino ed ha una superficie di 33 kmq con circa 3.000 abitanti.
Montemiletto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1419. Vedi tav. XXXIII.
Montenegro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1643. Vedi tav. IX.
Montepagano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1613. Vedi tav. XXXVI.
Monterone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1537. Vedi tav. VIII.
Montesardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1635. Vedi tav. XXXIII.
Montesereno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1622. Vedi tav. XXX.
Montesora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1400. Vedi tav. X.
Monticchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1467. Vedi tav. XLII.
Monticello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1572.
Montoro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1300. Vedi tav. I.
Montorio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Morra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1426. Vedi tavv. XLI e XLII.
Morrone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XV.
Motta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Mottabovalina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1699. Vedi tav. XXXIII bis.
Mottacondojanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1404. Vedi tav. X.
Mottagioiosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1455. Vedi tav. XXXVI.
Mottaplanica. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1547. Vedi tav. VIII.
Mottola. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1600 e 1653. Vedi tav. XXV e XLIX.
Muri. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tav. XXXVIII.
Nazzaro (poi Durazzano). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1365. Vedi tav. III.
Neviano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1790. Vedi tav. XXV bis.
Nicastro. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1415 e 1605. Vedi tav. X e XXXIX.
Nogent. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis. Si trova in Francia.
Novelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1550. Vedi tav. XXXIII.
Novi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XXII.
Oppido. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1427 e 1547. Vedi tavv. XXXIX e XLII.
Oratino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XLVI.
Ordona. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XLIV.
Oria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1841. Vedi tav. XXXVIII bis.
Orignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XXXVIII.
Orta. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400, 1418 e 1441. Vedi tav. XXXV.
Oscato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XLI.
Ottaiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pado. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XXIII.
Paduli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1600. Vedi tav. XLVIII.
Paganica. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1757. Vedi tav. XXXIII bis.
Pagliara. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1363 e 1495. Vedi tavv. XLIV e XLVIII.
Palagianello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1678. Vedi tav. XLIX.
Palagiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XXV bis.
Palmoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Palo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1444 e 1438. Vedi tavv. XXXV e XXIII.
Pandola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pannarano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1478. Vedi tav. XVII bis.
Parasacco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
Parete. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1303 e 1617. Vedi tavv. V e XXII.
Parolise. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1418 e 1616. Vedi tavv. XV e XLI.
Paterno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 142o. Vedi tav. XLI bis.
Penne. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Penta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pentedattilo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1578. Vedi tav. IX.
Perdifumo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1581 e 1616. Vedi tavv. XXVI e XXXIX.
Pescolamazza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Pescopignataro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXX.
Petruro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1786. Vedi tav. VI.
Pettoranello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1623. Vedi tav. XXVII.
Pianchetella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1390. Vedi tav. II.
Piazza di Pandola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Picarelli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1581. Vedi tav. V.
Piedimonte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1352. Vedi tav. II.
Pietrabbondante. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1304. Vedi tav. I.
Pietrafesa. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441, 1448 e 1544. Vedi tavv. IV, XXIII e XXVIII.
Pietragiannizzera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Pietralcina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1495. Vedi tav. XLVIII.
Pietramaggiore. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1709. Vedi tav. XIII.
Pietramala. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. XXVI.
Pietramelara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1836. Vedi tav. XXXVII.
Pietrapaola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1555. Vedi tav. IX.
Pietrastornina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1410. Vedi tav. XLIV.
Pietravalle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XIa.
Pisciotta. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1276 e 1530. Vedi tavv. XXI e XXIII.
|| Era figlia dei Signori di Pisciotta una Sibilla Copella, andata sposa a Landolfo Caracciolo, conte di Montemarano. I Caracciolo ebbero a più riprese il feudo di Pisciotta.
Piscoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Pisticci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1445. Vedi tav. XXIII.
Pizzoferrato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Pizzolano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Plaisano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1443 e 1530. Vedi tavv. X e XXIII.
Platano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1617. Vedi tav. V.
Pocobuono. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Policastrello. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Policastro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pollena. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1350 e 1453. Vedi tav. XXII.
Pollosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1532. Vedi tav. VIII.
Pomigliano d’Atella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Ponte. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1593.
Ponte Albaneto. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1414. Vedi tav. XXXV.
Portocannone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1621. Vedi tav. XXX.
Postiglione. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Pradovera, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Prignano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XLVIII.
Pulcaria. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1384. Vedi tav. XL.
Raiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1584.
Ranzano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1772. Vedi tav. XLV bis.
Rapolla. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1496 e 1643. Vedi tavv. V, XLI e XLI bis.
Ribortoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Ricigliano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1543 e 1549. Vedi tavv. XXIII e XXVI.
Rionero. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1605 e 1647. Vedi tavv. VII e XXXVII.
Ripa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1396. Vedi tav. II.
Ripafrancone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Ripa Candida. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1426, 1496 e 1574. Vedi tavv. XXXII, XLI e XLI bis.
Ripalda. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. XXXIV.
Riporci. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1793. Vedi tav. XXXVII.
Rivergato, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XVIII.
Rocca Angitola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1443. Vedi tav. X.
Rocca dell’Abate. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Roccagloriosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1427. Vedi tav. XLI.
Roccaniceforo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1408. Vedi tav. X.
Roccarainola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1566. Vedi tav. XXXV.
Roccaraso. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1672. Vedi tav. XXVIII.
Rocca Romana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775 e 1836. Vedi tavv. XIV e XXXVII.
Rocca S. Felice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Rocca Spinalveti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1644. Vedi tav. XXVIII.
Roccella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1408. Vedi tav. X.
Rocchetta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1626. Vedi tav. XLVI.
Rocchetta S. Antonio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. V.
Rodi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
Rodio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. XVI.
Roiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Romagnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1438. Vedi tav. XXIII.
Romantin, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI e LI.
Rosciano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Rotondi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1696. Vedi tav. XLIX.
Ruodi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1463. Vedi tav. IV.
Ruoti. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1469. Vedi tav. XXVII.
Ruvo di Montagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1768. Vedi tav. VII.
Sala. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1573 e 1594. Vedi tav. IV.
Salandra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1548. Vedi tav. XXXIV.
Salsa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Salve. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXIII.
Salvia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1544. Vedi tav. IV.
Salza. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1542. Vedi tav. V.
Salzola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1591. Vedi tav. XXIII.
Sambiase. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. I.
Saponara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1456. Vedi tav. XXIII.
S. Andrea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Agata. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXVIII.
Santagata (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nel 1594.
S. Angelo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1498. Vedi tav. XXIII.
S. Angelo Irpino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. XXIII.
S. Angelo (del Molise). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605. Vedi tav. XXX.
S. Angelo dei Lombardi. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1421 e 1427. Vedi tav. XLI e XLII.
S. Angelo in Grottole. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1564 e 1585. Vedi tavv. XXIV e LXII bis.
S. Angelo Fasanella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1499. Vedi tav. XXXIV.
Saragnano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Sarno. – Località infeudata ai Caracciolo.
Sava. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
S. Bartolomeo di Monticchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1423. Vedi tav. XLII.
S. Basilio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1771.
S. Buono. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
S. Chirico Raparo. –Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1412. Vedi tav. XL.
S. Dano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1635. Vedi tav. XXXIII.
S. Demetrio. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1348 e 1710. Vedi tav. X e XXVII.
S. Donato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1489. Vedi tav. XXI.
Settefico S. Eustacchio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Fele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XLI.
S. Felice. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
S. Fiora. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Floro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1711. Vedi tav. XXXVIII.
S. Gervasio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1507. Vedi tav. XXXIII.
S. Giacomo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
S. Giorgio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. XXVI.
S. Giorgio a Cremano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1645. Vedi tav. XXXIV.
S. Giorgio la Molara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1692. Vedi tav. XIII.
S. Gregorio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1438. Vedi tav. XXIII.
S. Giovanni Incarico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXII.
S. Giovanni in Gualdo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
S. Giovanni Luppione. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1458. Vedi tav. XXX.
S. Lorenzo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1508. Vedi tav. XXXV.
S. Lucia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Lucido. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1443 e 1457. Vedi tav. X.
S. Lupo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1400 e 1420. Vedi tavv. II e VII.
S. Mango. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1368, 1418 e 1601. Vedi tavv. IV, XLI e XVIII bis.
S. Marco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Martino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1332 e 1650. Vedi tavv. VIII e XXVIII.
S. Michele. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594. Vedi tav. V.
S. Nicola a Ripa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Nicola dei Carcisi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1447. Vedi tav. XLI.
S. Pietro Indelicato. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1578. Vedi tav. VIII.
S. Sebastiano. – Località infeudata ai Caracciolo.
S. Severino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. IV.
S. Severo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1795. Vedi tav. XIV.
S. Sofia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1472 e 1617. Vedi tavv. V e XXIV.
S. Sossio. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. V.
S. Stefano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1303. Vedi tav. XXIII.
S. Stefano, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV.
S. Silvestro. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXVIII.
Santojanni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1673. Vedi tav. XXX.
S. Vincenzo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1596 e 1729.
S. Vito. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1641, 1715 e 1728. Vedi tavv. XXVIII e XXXVII.
Sasso. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1328, 1623, 1738. Vedi tavv. IV, IX e XXIII.
Scalea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1501. Vedi tav. XIV.
Scanno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777. Vedi tav. XLV bis.
Schiavi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXVIII.
Scontrone. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777. Vedi tav. XLV bis.
Selvetelle. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498.
Serino. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1594 e 1625. Vedi tav. V e XXVIII.
Serra. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1442. Vedi tav. XLVI.
Serramezzana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1625. Vedi tav. XXIV.
Serrastretta. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1605.
Serra di Tortorella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1498. Vedi tav. XVII.
Sicignano. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1438 e 1495 e 1678. Vedi tav. XXIII e XXVI.
Sirignano. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XXXVI.
Solbiate, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. IV.
Solopaca. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1332. Vedi tav. VIII.
Somma. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1347, 1350, 1433 e 1591. Vedi tavv. XXII, V, XI.
Soplessano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLI.
Sopreardo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530.
Spiano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Spettino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. XVIII.
Starza di Somma. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1778. Vedi tav. XI.
Statto, fuori del Regno. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1473. Vedi tav. (L)-IV.
Stefanoconi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1710. Vedi tav. XXVII.
Strada Grimaldi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564.
Striano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1767. Vedi tav. XXXIII.
Taurasi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1420. Vedi tav. XLI bis.
Tavernola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596. Vedi tav. V.
Taviano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1713. Vedi tav. XLV bis.
Telese. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1552. Vedi tav. VIII.
Terraloggia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1511. Vedi tav. X.
Terranova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. IV.
Tiriolo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1542. Vedi tav. IV.
Tocco. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1363 e 1585. Vedi tavv. XLIV e XLVIII.
Toccanisi. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1473 e 1585. Vedi tavv. XLIV e XLV.
Tofara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1319. Vedi tav. I.
Toppoli. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1594.
Torchiarolo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1726. Vedi tav. XI.
Torella (Irpina). – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1442 e 1551. Vedi tavv. IV e XLI.
Torella di Carifi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Torella (Sannita). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Torrebruna. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Torrecuso. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Torre di Padula. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1334. Vedi tav. XXI.
Torre di Abruzzo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1464. Vedi tav. XXVIII.
Torre del Greco. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Torre dell’Isola. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1690. Vedi tav. XXXIII.
Torre di Pagliara. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XLIV.
Torre di Zeppa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1806. Vedi tav. XI.
Torrenuova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1637. Vedi tav. XLVIII.
Torrepalazzo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1532 e 1601. Vedi tavv. VIII e XIII.
Torrioni. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1433. Vedi tav. XLIV.
Torsito. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XXII.
Tortorella. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. XVII.
Traina. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1802. Vedi tav. XXIX.
Tre-Chiese. – Località infeudata ai Caracciolo. Vedi tav. XVII.
Tremulo. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441 e 1468. Vedi tavv. XXVIII e XXX.
Trentinara. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1601. Vedi tav. IV.
Trentola. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1567 e 1623. Vedi tav. XXXVIIIe XLIV.
Trocchia. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1308, 1350 e 1433. Vedi tav. XX.
Troiani. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1564. Vedi tav. V.
Tufo. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1418. Vedi tav. XLI.
Turi. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. XVII.
Turtura. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1522. Vedi tav. XXIV.
Ugento. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1457. Vedi tav. XLII.
Vacri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1650. Vedi tav. XXVIII.
Valle (di Pompei). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1327. Vedi tav. XXII.
Valle Siciliana. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1514. Vedi tav. XLVIII.
Valvano. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XXIII.
Venafro. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1744 e 1785. Vedi tavv. VI e XLVI.
Venosa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1425. Vedi tav. XLI.
Venticane. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXIII.
Verghera. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1530. Vedi tav. (L)-IV.
Vico. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1496. Vedi tav. VIII.
Vietri. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1703. Vedi tav. XX.
Villa. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1468. Vedi tav. XXX.
Villa (Avellino). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1596.
Villa Barrea. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1777.
Villamaina. – Località infeudata ai Caracciolo negli anni 1441, 1442 e 1549. Vedi tavv. XLI, XLVI e XXXVII.
Villanova. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1441. Vedi tav. XXXVIII.
Villanueva des la Torres, in Spagna. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1775. Vedi tav. XI.
Vitry aux Loges, in Francia. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1543. Vedi tav. XLI bis.
Volturara (Irpina). – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1589. Vedi tav. XLIX.
Volturino. – Località infeudata ai Caracciolo nell’anno 1628. Vedi tav. XLIX.
c'è scritto vedi tavola, non riesco, come si fa, grazie. Avete fatto un bel lavoro
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